Ita e Leo non sono gli eroi di una saga mitologica ma personaggi comuni di una storia qualunque: come tutti si conoscono, si piacciono, si innamorano e decidono di costruire una vita insieme. Poi qualcosa in questo meccanismo naturale e automatico, si inceppa: i silenzi diventano assordanti e le parole taglienti, le promesse si trasformano in bugie e le certezze in dubbi, le incomprensioni generano rancore e l’astio dilaga in violenza fisica, psicologica ed economica.
Quanti volti ha la violenza? Ci si può difendere da qualcosa che non si conosce? È davvero vittima chi fugge o si è invece vittima e carnefice allo stesso tempo? Quanto incidono convenzioni sociali, tabù familiari e convinzioni personali nelle scelte che compiamo ogni giorno e nel destino delle nostre relazioni?
Un romanzo che invita a riflettere.
A questo link si può preordinare il libro
Perché ho scritto questo libro?
Le relazioni più intime (genitori, figli, fidanzati, amici o fratelli a cui affidiamo il nostro benessere) generano fantasmi che, per tutta la vita, modellano i nostri pensieri e guidano le nostre azioni, spesso in maniera del tutto inconscia. Succede così che il male che cerchiamo fuori è invece radicato dentro di noi; solo imparando a riconoscerlo sarà possibile difendersi e risparmiare tanta sofferenza.
Questo è il più grande e sincero augurio del mio libro.
“Vivimi così” è la mia prima avventura editoriale e mi piacerebbe che non fosse l’ultima.
Oggi vivo nella mia amata isola, con un fidanzato che adoro e nell’impegno costante di realizzare la versione migliore di me stessa.