Si alzano tutti in piedi, anche il presidente della Camera Roberto Fico, il ministro degli esteri Luigi Di Maio, il senatore Sandro Ruotolo e il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, quando i genitori di Mario Paciolla, Anna Motta e Giuseppe Paciolla salgono sul palco della Villa Comunale di Napoli. C’è un pubblico educato e commosso ad ascoltarli, sono circa 300 napoletani che ieri serra (giovedì 30 luglio) si sono radunati per ricordare il cooperante partenopeo dell’Onu morto in Colombia il 15 luglio scorso.
L’emozione è troppo forte per parlare, così prende la parola Alessandra Ballerini, legale della famiglia “L’impegno della famiglia di Mario –dice – è un percorso di resistenza e coraggio, appena iniziato. Chi è qui stasera sta dalla parte di Mario e del suo percorso di solidarietà eguaglianza e giustizia”. “Ho imparato – ha detto ancora il legale, leggendo un documento condiviso con la famiglia del ragazzo – a conoscerlo iniziando le indagini sulla sua morte, ma ho capito che Mario rappresenta la meglio gioventù che va in giro per il mondo e non torna, abbiamo perso i suoi talenti ma non dobbiamo perdere i suoi ideali”. Dopo gli interventi delle autorità e della famiglia hanno preso la parola alcuni amici del giovane, che lo hanno ricordato, prima del concerto finale di alcuni gruppi musicali partenopei che hanno ricordato attraverso le note il lavoro di Paciolla.
“A nome del governo sono qui per portare massima vicinanza alla famiglia di Mario e lavoreremo tutti insieme, istituzioni, società civile con la famiglia per ottenere la verità su quello che è accaduto”. Lo ha detto il Ministro Di Maio, il primo a parlare in una manifestazione composta e vera, dove gli amici di Mario, le persone che lo conoscevano da ragazzini, i suoi colleghi, venuti anche dall’estero, hanno raccontato il valore di una persona che portava avanti importanti battaglie di solidarietà per costruire un mondo migliore.
“Mario è un figlio di Napoli, ma Mario è anche un cittadino del mondo, un fabbricatore di pace, per me questo è il punto più importante –ha detto Sandro Ruotolo – finalmente abbiamo rotto questo silenzio assordante con questa manifestazione. Volevo dire ai genitori che la rappresentanza istituzionale di questa sera è la dimostrazione che non vi lasceremo mai da soli!”.
“Quando accade un omicidio – ha detto de Magistris –e a mio avviso di questo si tratta, sono fondamentali le prime ore, a me ha fatto molto piacere notare che la cooperazione istituzionale tra la città di Napoli e il Governo Nazionale è stata subito ai massimi livelli, chiedendo un’indagine incisiva, coraggiosa e indipendente”
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