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Roma. Ancora due operai morti sul lavoro. Cgil e Fillea Cgil: sulla sicurezza si disinveste

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Un salto nel vuoto da un’altezza di oltre 20 metri che non ha lasciato scampo ai due operai. Tragedia lunedì 20 luglio in un cantiere edile in zona Vigna Murata, nel quadrante sud di Roma. L’allarme è scattato intorno alle 10.30 quando alcuni colleghi si sono accorti di quello che era accaduto. E’ stato allertato il Numero di emergenza Nue 112 che ha inviato le ambulanze del 118. Ma all’arrivo dei soccorsi per i due operai di 29 e 53 anni non c’è stato nulla da fare. Sul posto i vigili del fuoco, la polizia e la polizia scientifica per i rilievi. Ancora da chiarire la dinamica dell’incidente. Da una prima ricostruzione sembra che le vittime, il 29enne Paolo Pasquali e il 53enne Stefano Fallone, indossavano le imbragature e stavano tagliando una trave di cemento quando sono precipitati nel vuoto per oltre 20 metri. Dalle prime verifiche sarebbe emerso che i due operai erano regolarmente assunti nel cantiere che deve realizzare la riconversione di un edificio. Ma la Cgil lancia un sospetto: “i due operai effettuavano un lavoro che richiede una formazione professionale specializzata motivo per il quale verificheremo se entrambi fossero abilitati a quel tipo di mansione”, sostiene in una nota la Cgil di Roma e Lazio. La Procura di Roma procede per omicidio colposo e il pm Francesco Minisci, titolare del procedimento, ha svolto un sopralluogo nell’area della tragedia. Obiettivo dell’indagine è verificare se all’interno del cantiere erano rispettate le norme di sicurezza. I pompieri hanno messo in sicurezza la trave sospesa a circa 20 metri di altezza e tutta l’area.

Ad esprimere solidarietà alle famiglie dei due operai la sindaca Virginia Raggi. “Roma è vicina alle loro famiglie. Le cause sono ancora da accertare ma voglio riaffermare che la sicurezza dei lavoratori è una priorità e deve essere sempre garantita” ha sottolineato. Anche il ministro del lavoro Nunzia Catalfo in un tweet ha scritto: “In attesa che la magistratura chiarisca le cause dell’incidente, voglio ribadire un aspetto per me centrale nell’azione del mio ministero e, più in generale, del governo: mai come ora è necessario uno sforzo unitario per rafforzare il sistema di prevenzione di infortuni e morti Sul lavoro”. Mentre l’assessore regionale al lavoro, Claudio Di Berardino, ha affermato: “Usciti dalla fase del lockdown stiamo assistendo a una ripresa delle attività ma spesso accompagnata da un eccessivo disordine. Anche per questo è necessario agire rafforzando la prevenzione, migliorando l’organizzatore del lavoro e potenziando controlli e verifiche, specie nei cantieri edili. Da parte nostra la prossima settimana porteremo in Giunta una delibera che approva il protocollo d’intesa sul coordinamento della vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro a cui hanno aderito tutti i soggetti coinvolti Sul tema”. Ad intervenire anche la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan che ha parlato di una morte “agghiacciante”. “E’ una interminabile scia di sangue e di vite stroncate nei luoghi di lavoro – ha detto -. Dove sono i controlli sulla sicurezza? La Cisl farà sentire la sua voce insieme agli altri sindacati: dobbiamo fermare questa strage quotidiana”.

“In questi mesi c’è stata molta attenzione sul tema della diffusione del Covid-19 nei luoghi di lavoro, mentre la riapertura delle attività produttive ha dimostrato quanto denunciamo da anni, ovvero che sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro si è deciso solo di disinvestire. Da quando le attività hanno ripreso a pieno ritmo sono tornati ad aumentare gli infortuni e gli incidenti mortali, calati nei mesi di marzo e aprile solo per effetto del lockdown”. Così, in una nota, la Cgil e la Fillea Cgil di Roma e del Lazio commentando l’incidente di oggi in cui hanno perso la vita due operai edili. “Solo nelle ultime settimane, nei cantieri edili del Lazio, hanno perso la vita quattro operai. Alle famiglie degli operai, entrambi iscritti al nostro sindacato, vanno le nostre più sentite condoglianze, così come la certezza che metteremo in campo tutte le azioni necessarie per accertare le responsabilità di quanto accaduto. Al momento sappiamo che i due operai hanno perso la vita mentre effettuavano un lavoro che richiede una formazione professionale specializzata motivo per il quale verificheremo se entrambi fossero abilitati a quel tipo di mansione. Continueremo instancabilmente a ribadire che qualsiasi prospettiva di ripresa, comprese le opere che si stanno sbloccando dopo anni di ritardo, non possono prescindere dal massimo livello di investimento sulla sicurezza nei cantieri, tema su cui non sarà possibile né derogare né snellire le procedure”.

Da jobsnews

 

 


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