Il ministro delle Finanze della Serbia ha richiesto informazioni sui conti bancari di 20 persone, di 37 Ong e delle due principali associazioni di giornalisti del paese. Le paradossali accuse mosse dal governo di Belgrado sono quelle di riciclaggio di denaro sporco e finanziamento del terrorismo.
Tra i soggetti coinvolti figurano la Rete del giornalismo d’inchiesta del Balcani, il Comitato Helsinki per i diritti umani e Iniziativa civica. L’attacco, per quanto ampio nei numeri, pare decisamente mirato nei confronti di vari soggetti che hanno espresso posizioni critiche nei confronti del governo serbo.