“Povero cornuto” ed ancora “vostra moglie è una zoccola” e poi “finirete male”. Sono solo alcuni degli insulti minacciosi che hanno rivolto al collega Giuseppe Bascietto. E’ sempre più inaccettabile. Scrivere per pochi centesimi ed essere minacciati. E la cosa che, ancora una volta, mi fa letteralmente arrabbiare (per la verità vorrei usare un altro termine…) è la mancanza di reazione di tante persone. Il loro silenzio. A minacciare è – fra gli altri – il figlio di un mafioso, parente dello stesso “signore” che ha ucciso Alessio e Simone D’Antonio. Giuseppe ha fatto il proprio dovere di giornalista, scrivendo su Vittoria. Così come lo ha fatto il collega Nello La Fata su Lentini, oggi insultato da un dirigente della “Sicula Leonzio” che, invece di riflettere sul ruolo dei Leonardi (ricordo che Nino è stato arrestato in un’operazione che spazia dalla corruzione alla mafia), lo minaccia dicendogli “così si sta mutu”. Il mondo al contrario. Noi dovremmo rimanere in silenzio e loro, che stanno rovinando la nostra Terra, parlare. Assurdo. A loro la mia solidarietà e quella di Articolo21. Io non rimango in silenzio. Chi rimarrà in silenzio sarà loro complice.
(nella foto Giuseppe Bascietto)