“Al di là delle parole, comode e facili, nei momenti decisivi i partiti dimostrano con i fatti cosa pensano dell’azienda di Servizio Pubblico. Così la conversione in legge del Dl Rilancio diventa l’ennesima opportunità per togliere soldi alla Rai”. Lo scrive in una nota l’Esecutivo Usigrai.
“Evidentemente dimenticandosi il ruolo decisivo svolto dal Servizio Pubblico durante l’emergenza.E quello che dovrà svolgere – a partire dal canale didattico – nella fase 2 del Paese. Ricordiamo poi che lo Stato è ancora in debito con la Rai di 80 milioni dovuti in due tranche tra 2019 e 2020. E che il taglio strutturale del 5% e del cosiddetto “extragettito” costa quasi 200 milioni. Danni che presto rischieranno di pagare i lavoratori della Rai. Ma anche i cittadini, con una riduzione della produzione”.