Verrà presentato lunedì pomeriggio (alle 18.30) sulla pagina Facebook delle edizioni Il Mulino l’ultimo libro di Pierluigi Allotti. Un saggio, un viaggio nella storia dell’informazione. Si intitola “La libertà di stampa. Dal XVI secolo a oggi” (Il Mulino, 2020 – 240 pp., 15 euro).
Il libro racconta la lunga storia della libertà di stampa: un diritto concepito nell’Inghilterra del Seicento come corollario alla libertà di coscienza, proclamato a fine Settecento in Francia dalla Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino e negli Stati Uniti dal Primo emendamento alla Costituzione. In Italia fu riconosciuto nel 1848 dallo Statuto albertino. Lo scoppio della Grande Guerra e l’avvento dei totalitarismi determinarono una battuta d’arresto nel cammino della libertà di stampa, poi solennemente sancita nel 1948 dalla Dichiarazione universale dei diritti umani. Ancora oggi, tuttavia, in molti paesi questo diritto fondamentale è negato e i giornalisti sono perseguitati.
Pierluigi Allotti, giornalista professionista e studioso di storia contemporanea, lavora per l’agenzia di stampa Askanews e insegna Storia del giornalismo a La Sapienza di Roma. Ha pubblicato per Carocci «Giornalisti di regime. La stampa italiana tra fascismo e antifascismo (1922-1948)» (2012) e «Quarto potere. Giornalismo e giornalisti nell’Italia contemporanea» (2017); per il Mulino «Andare per stadi» (2018). Alla presentazione di lunedì interverranno Ferruccio de Bortoli e Nadia Urbinati.
(nella foto l’autore, Pierluigi Allotti)