I giornalisti dell’ANSA ringraziano tutti coloro che, nei giorni scorsi, hanno
manifestato solidarietà alla redazione esprimendo apprezzamento per il lavoro che la nostra
agenzia svolge quotidianamente nel sistema informativo nazionale. Non abbiamo assunto a
cuor leggero la decisione di scioperare e di dare il via a uno stato di agitazione che dura
tuttora. Proprio per il ruolo che l’ANSA ha, siamo consapevoli del grave disagio che
arrechiamo alle istituzioni, ai colleghi della carta stampata, delle televisioni, delle radio, dei
siti d’informazione e soprattutto ai cittadini che hanno il diritto di essere informati in
maniera verificata come fa da 75 anni l’ANSA, la prima e più grande agenzia italiana la cui
capacità operativa ora è messa a rischio.
L’ANSA è una cooperativa dei giornali italiani nata dopo la guerra per restituire al
Paese una grande agenzia di informazione che garantisse a tutti i media pluralismo e
imparzialità. Per quotidiani, periodici, tv, internet, costituisce una fonte primaria. Il suo sito
online è un punto di riferimento per milioni di italiani. Grazie al lavoro dei suoi giornalisti
in questi mesi di pandemia, l’opinione pubblica è stata informata con puntualità, rigore,
precisione, su tutto quello che riguarda la diffusione del virus e su quanto succede nel
mondo, dalla politica all’economia, dalla cronaca agli esteri, la scienza, la cultura, lo
spettacolo, il turismo, la moda, lo sport.
Il ricorso alla cassa integrazione e il taglio del budget dei collaboratori, prospettato
dall’azienda per far fronte a un calo dei ricavi legato all’emergenza sanitaria, avrebbero gravi
ricadute sull’operatività della redazione, con conseguenze negative a cascata su tutto il
sistema informativo nazionale, in una fase delicatissima per il Paese. A soffrirne sarebbero
in particolare le sedi regionali ed estere dell’agenzia, già messe a dura prova da anni di crisi
che ne hanno notevolmente ridotto gli organici. L’ANSA resta ancora, nonostante il
ridimensionamento dovuto anche alla progressiva riduzione delle convenzioni con il
governo e le Regioni, l’unica agenzia italiana con una significativa presenza sul territorio
nazionale e nel mondo. Non ci siamo mai tirati indietro di fronte ai sacrifici, purché i
sacrifici non mettano a repentaglio il notiziario e la qualità dell’informazione al servizio del
Paese. Ulteriori interventi finirebbero con il minare definitivamente un presidio
irrinunciabile per il sistema Italia.
Chiediamo dunque ai soci editori, al governo e a tutte le istituzioni di mettere in
campo ogni azione possibile per salvaguardare questo patrimonio indispensabile per il
corretto funzionamento del sistema democratico. Riteniamo che non sia più procrastinabile
un intervento che, non solo metta in sicurezza i conti nell’immediato per consentirci di
affrontare questa fase con le forze minime necessarie, ma che in prospettiva stabilizzi
l’agenzia, garantendo le risorse adeguate a preservare la sua articolata struttura. Tutti i
grandi Paesi hanno una agenzia di notizie che costituisce l’ossatura del sistema informativo.
Privarsene, per l’Italia, sarebbe un grave danno. Tutelare l’ANSA è tutelare il Paese.