BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Sindacato giornalisti Campania, è il momento di azioni concrete per incidere sui processi, basta mistificazioni

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In poche righe, ma molto confuse, pubblicate sul sito di Stampa romana si dà dell’ingenuo al sottosegretario di Stato Andrea Martella e si accusa il Sindacato dei giornalisti di aver “bucato” una presunta notizia, e cioè che esistono “2 Alerts del Consiglio d’Europa” sul carcere per i giornalisti, attribuendo non precisati meriti al presidente del Cnog sul fatto di aver evidenziato che, addirittura, lo Stato si è costituito per difendere una legge dello Stato nel giudizio di legittimità sulla pena detentiva per i cronisti.

Nell’ansia di voler trovare una collocazione a se stesso e a Verna in questa vicenda, chi scrive confonde due piani, quello giuridico e quello politico.

Sul piano giuridico gli ricordiamo che ad aver presentato l’eccezione di costituzionalità al Tribunale di Salerno è stato l’avvocato del Sindacato unitario giornalisti della Campania Giancarlo Visone il giorno 12 marzo 2019. Che, la costituzione della parte in causa, Pasquale Napolitano, è stata depositata, sempre per il tramite dell’avvocato del SUGC, in accordo con la FNSI, nello stesso anno. Ben prima che l’Ordine si costituisse come interventore (come terzo, ammesso solo perché organo giudicante per la disciplina).
Dal punto di vista politico, gli ricordiamo che, sempre a Napoli, il 18 giugno 2019, abbiamo chiesto e ottenuto un impegno da parte del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla cancellazione del carcere per i giornalisti e per una legge sulle querele temerarie. Cosa che hanno fatto ancora una volta (ce ne sono tante altre) con il sottosegretario Martella il segretario e il presidente della FNSI.
Questi sono atti molto concreti di una battaglia nella quale crediamo. Non chiacchiere e neanche “ammuina”, azioni per tentare di incidere sui processi e senza i quali non ci sarebbe neanche da scrivere per chi è in cerca di autore. Sull’inutile rinvio dell’udienza ci siamo già espressi.


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