Una petizione popolare per il riconoscimento della moto come “attività di svago
individuale” da inviare al Presidente della Repubblica, al Presidente del
Consiglio e ai Presidenti di Camera e Senato. Petizione che è partita, in
maniera virtuale, da Ottavio Oriano Anastasi e Eros Celaia insieme a una serie
di motoclub e associazioni, riuniti intorno al Motodolmen, il monumento al
motociclista di Casacastalda. “Anche dopo il 4 maggio prossimo i motociclisti
devono continuare a stare a casa e possono uscire in sella alla loro moto solo
per le solite note esigenze di lavoro, salute e necessità, con tanto di
autocertificazione per giustificare i propri spostamenti. Tenendo conto che
l’attività motociclista prevede l’uso del casco e guanti che garantiscono il
rispetto delle misure anti-contagio.
Viaggiando individualmente, in alcun modo l’esplicazione della stessa può
causare rischio di assembramento o comunque di contagio indossando i
consueti dpi casco e guanti – sottolineano i motociclisti del Motodolmen.
In allegato il testo della petizione da firmare al seguente link:
http://chng.it/VNJDwk2W
PETIZIONE POPOLARE
OGGETTO: Riconoscimento della moto come “attività di svago individuale”.
AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO AL PRESIDENTE DEL SENATO AL PRESIDENTE DELLA CAMERA Noi sottoscritti cittadine e cittadini italiani premesso che:
In Italia stiamo per entrare nella cosiddetta Fase 2, che prevede la convivenza degli italiani con il COVID-19 e quindi una prima riapertura delle attività economiche. Fase 2 che per i trasporti non ha presentato grosse novità anzi, nessuna, se escludiamo la possibilità di andare a visitare i propri congiunti.
Quindi anche dopo il 4 maggio prossimo i motociclisti devono continuare a stare a casa e possono uscire in sella alla loro moto solo per le solite note esigenze di lavoro, salute e necessità, con tanto di autocertificazione per giustificare i propri spostamenti.
Tenendo conto che l’attività motociclista prevede l’uso del casco e guanti che garantiscono il rispetto delle misure anti-contagio.
Viaggiando individualmente, in alcun modo l’esplicazione della stessa può causare rischio di assembramento o comunque di contagio indossando i consueti dpi casco e guanti.
Con la presente chiediamo che la moto e le uscite in motocicletta vengano considerate nel nuovo DPCM come:
“Attività di svago individuale”
Seguiranno le firme raccolte in digitale sul sito https://www.change.org/