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È morto il poeta Michael McClure

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Il 4 maggio scorso è morto a Oakland, in California, il poeta statunitense Michael McClure, figura simbolo della Beat Generation (uno dei cinque che presero parte al San Francisco Six Galleries reading nel 1955) e contemporaneamente uno straordinario outsider, amico della libertà e dei diritti umani. Grazie al comune amico Michael Rothenberg, che otto anni fa ci presentò lui e il suo formidabile lavoro, McClure ha fatto parte fin dal 2013 delle letture di poesia per i diritti umani e la sostenibilità che Lavinia Dickinson Edizioni ed EveryOne Group hanno organizzato nell’àmbito del movimento di poesia globale 100 Thousand Poets for Change, fondato dallo stesso Michel Rothenberg insieme alla poetessa Terri Carrion. Dalla locandina del movimento di poesia globale 100 Thousand Poets for Change presente al 19° Festival Internazionale di Poesia di Genova (2013) a quella dello “storico” incontro di poesia a difesa dei bambini profughi o in difficoltà in Uganda e in Kenya “We Can Change the World” (2018), Michael McClure è sempre stato presente nelle nostre iniziative di poesia e civiltà. E non avrebbe potuto essere diversamente, perché il grande poeta americano è stato, prima di tutto, un alfiere delle libertà e dei diritti degli esseri umani e dell’ambiente. Nel ricordo, ma anche nell’impegno artistico, culturale e umanitario di tutti i giorni, Michael McClure resterà sempre uno di noi. Roberto Malini

Una poesia di Michael McClure
tradotta da Roberto Malini
Il giardino delle farfalle a Kuala Lumpur

IL MIO
CUORE
DAL LENTO BATTITO

VOLA
dove
luci fluttuanti
di farfalle
dalla cascata
mi portano
in alto.
In alto
in questo recinto per farfalle,
io
ti
amo
accanto a me
nel tuo sari verde e prugna.

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Biografia (in inglese):

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