“Le ingenti somme usate per accrescere e perfezionare gli armamenti siano invece destinate a promuovere adeguati studi per prevenire simili catastrofi in futuro”. Con queste parole, ieri, Papa Francesco è nuovamente tornato a chiedere la riconversione delle spese militari. Lo ha fatto in mondovisione, dopo la recita del Rosario, in una intensa preghiera alla Madonna.
“L’intensa invocazione a Maria” affinché “tocchi le coscienze dei Responsabili delle Nazioni” è un nuovo intervento straordinario di un Papa fortemente preoccupato per le sofferenze e le minacce che stanno investendo l’umanità.
Nei giorni scorsi anche il Segretario Generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha denunciato il fallimento del tentativo di promuovere “un cessate il fuoco mondiale”.
Le armi si continuano a produrre, sviluppare, vendere e usare sottraendo immense risorse alla cura della vita e della salute della famiglia umana e del pianeta.
Contro questa drammatica realtà è necessaria una mobilitazione popolare. Una vasta e intensa mobilitazione di tutte le donne e gli uomini amanti della pace per chiedere insieme a Papa Francesco che almeno in questo momento si smetta di spendere soldi per le armi e la guerra.
Con questo spirito, martedì 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica Italiana, abbiamo deciso di organizzare un incontro online dei Costruttori di pace che si svolgerà su ZOOM e Facebook a partire dalle ore 17.00.
Questo è il link per partecipare: https://us02web.zoom.us/j/83240411154?pwd=Ukh0Vlc4VXAwVHZzWlMwMktUN1dVZz09
All’incontro interverranno tante persone con diverse appartenenze, orientamenti e culture, giovani, studenti, volontari, insegnanti, amministratori locali, esponenti laici e religiosi di diverse istituzioni, organizzazioni e associazioni, giornalisti e artisti.
Il 2 giugno, riuniti attorno ai grandi valori della nostra Costituzione, vogliamo riflettere insieme sulle cose che dobbiamo fare, come cittadini e come popolo, per affrontare non solo le conseguenze del coronavirus ma anche i grandi problemi che stanno investendo il nostro paese e il resto del mondo. Problemi molto concreti, non idealistici o ideologici. Problemi che coinvolgono miliardi di persone dentro e fuori il nostro paese e richiedono scelte e atteggiamenti altrettanto concreti.
Oggi più che mai sentiamo l’urgenza di:
- prenderci cura gli uni degli altri e del pianeta e investire sulla sicurezza umana;
- costruire l’economia della cura e del bene comune;
- investire sui giovani e realizzare un nuovo patto educativo.
L’incontro del 2 giugno è un altro importante passo verso la Marcia PerugiAssisi che si svolgerà domenica 11 ottobre 2020. Le adesioni sono aperte su www.perugiassisi.org
Flavio Lotti, coordinatore della Marcia PerugiAssisi