“Sono già 74 i giorni di reclusione che Patrick ha dovuto sopportare nel carcere egiziano di Tora, tra i detenuti politici. Attendo con fiducia l’esito della nuova udienza fissata per martedì 21 aprile: mi auguro davvero che questa volta non ci siano ulteriori rinvii.
La nostra università si è mobilitata sin dall’inizio della detenzione del nostro studente, nel febbraio scorso. Oggi come allora resta ferma la nostra richiesta: chiediamo per Patrick, membro della nostra comunità, il rispetto dei diritti fondamentali, dei diritti politici, la tutela della libertà d’espressione e soprattutto il diritto alla libertà individuale”.