BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Non andrà tutto bene

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Finalmente la deliziosa e intelligente bambina sarda che aveva scritto il primo cartello “andra’  tutto bene” ha dichiarato a Massimo Gramellini che non va bene per niente e che non si può andare avanti con questo slogan che non ha più senso perché sta morendo tanta gente. Lei lo ha capito. Molti altri no. Andrà tutto bene a 2 mesi da Codogno e in presenza di quasi 25.000 morti della pandemia ufficiali, che tutti sanno essere almeno quattro volte, più o meno 100.000, non è più accettabile, tanto quanto non è accettabile che vengano triturati nella macchina del fango mediatico quegli scienziati che in nome della difesa della salute sono contrari alle riaperture affrettate la cui motivazione, lo sappiamo tutti, è solo economica.

Sappiamo anche che la miseria c’è, che l’economia è ai minimi storici e che ci vorranno anni per ripartire. E tuttavia per gran parte dei media tutto questo cancella il pericolo reale, incombente, certificato di migliaia di altri morti.

Papa Francesco ha riassunto tutto in una frase: l’egoismo è peggiore del virus. Ecco perché le colpe della UE se non ci saranno i provvedimenti necessari, saranno epocali e condannate dalla storia, ecco perché bisogna immediatamente mettere chi non lo è in condizioni di sopravvivere dignitosamente, ma nello stesso tempo non far correre un rischio in più neppure ad uno solo degli italiani. Le decine di migliaia di morti nelle residenze sanitarie peseranno sulla coscienza di molti, forse di tutti noi, gli errori compiuti negli ospedali osannati per anni come eccellenze europee peseranno anch’essi ma se si perseverasse su questa strada sarebbe davvero, come si dice, diabolico. E molto bene fa la magistratura, ancora una volta tacciata di giustizialismo, a intervenire subito, adesso, prima che tutto sia nascosto, coperto, falsificato.

Evocare le prime comunità cristiane, come fa il Papa, è l’unica cosa giusta da fare. Contributi di solidarietà inclusi. Scandaloso è mettere ancora una volta, come da decenni si fa a Taranto, i lavoratori di fronte alla scelta o la sopravvivenza economica o la salute. E per giustificare tutto questo inventare perfino il giustizialismo sanitario. Questo è davvero criminale.


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