Intollerabili le parole pronunciate da Vittorio Feltri contro il Sud durante una trasmissione di Rete4. “Credo che in molti casi i meridionali siano inferiori”) ha detto il direttore editoriale di Libero durante “Fuori dal coro” di Mario Giordano. Si parlava di nord e sud del Paese, di come si è risposto all’emergenza e di come si può ripartire nonché delle divisioni tra i Governatori e in quel contesto Feltri ha lanciato la sua bordata contro i meridionali. Non è la prima volta che accade, ma adesso potrebbe esserci qualcosa di più che le polemiche e le reazioni, come quella, altrettanto dura del sindaco di Napoli. Il senatore Sandro Ruotolo, già Presidente dell’Unione Cronisti della Campania, e lo scrittore Maurizio De Giovanni, hanno denunciato Feltri chiedendo peraltro un intervento disciplinare dell’Ordine dei Giornalisti. Visto l’effetto delle sue parole Vittorio Feltri ha cercato di rettificare: “Parlavo di economia, non di antropologia”.
Difficilmente però questa frase non basterà a fermare le iniziative anche legali già avviate. Per esempio Ruotolo e De Giovanni hanno consultato l’avvocato Francesco Barra Caracciolo per promuovere ogni azione giudiziaria sia in sede civile che penale nei confronti del direttore di Libero
” A Feltri – ha detto il senatore Ruotolo – occorre ricordare i due fondamentali articoli della Costituzione: l’art. 3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e l’art. 2: La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo. Quale che sia la Regione o zona geografica d’Italia in cui essi vivono. Feltri farebbe bene a studiare la storia del nostro Paese, anche prima dell’Unità d’Italia, e così potrà scoprire quanto poco inferiori siano i Campani e i Meridionali in generale. Da giornalista avevo chiesto la sua radiazione dall’albo dei giornalisti all’Ordine della Lombardia. Senza ricevere risposta. Con Paolo Borrometi mi ero autosospeso e avevamo lanciato una petizione su chance.org raccogliendo oltre 100 mila firme. Adesso il bicchiere è pieno. La libertà di pensiero non c’entra nulla con l’odio nei confronti dei meridionali. Il razzismo è un crimine. A corredo, pubblico questa foto ricordandovi che il leader della Lega aveva proposto Vittorio Feltri come Capo dello Stato”. Moltissime le reazioni nella categoria dei giornalisti.
“Vittorio Feltri non è iscritto alla Federazione della Stampa ma ad ogni modo va ricordato che la Costituzione italiana, vigente per tutti i cittadini, esclude discriminazioni basate sulla cultura o la collocazione geografica. Non serve essere giornalisti per saperlo”, dice il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa, Giuseppe Giulietti.
Articolo 21 si associa alla condanna pressoché unanime delle parole di Vittorio Feltri, pronunciate peraltro in un momento di grande difficoltà per il Paese, lo stesso momento in cui proprio le Regioni meridionali stanno dando prova di grande responsabilità e collaborazione.
(nella foto Vittorio Feltri)