«La Federazione nazionale della Stampa italiana è al fianco dei giornalisti di Repubblica, in sciopero per la decisione del Gruppo Gedi di sostituire il direttore Carlo Verdelli nella giornata del 23 aprile, indicata come quella della sua morte da alcuni anonimi militanti in gruppi di ispirazione nazifascista, che lo minacciano da tempo. Nel rinnovare la vicinanza a Carlo Verdelli per le intimidazioni che lui e i suoi familiari sono costretti a subire e nell’augurare buon lavoro ai direttori di Repubblica, Stampa, Huffington Post e del polo radiofonico, la Fnsi auspica che il nuovo corso del Gruppo Gedi sia caratterizzato da investimenti in grado di superare le difficoltà e le criticità del settore e di rilanciare l’occupazione. L’editoria, non soltanto in Italia, attraversa da tempo una crisi strutturale, ma mai come in questo momento è sempre più chiaro a tutti il ruolo essenziale svolto dall’informazione professionale per la formazione di un’opinione pubblica consapevole e non condizionata dalla spazzatura che circola nella rete e per la tenuta delle istituzioni democratiche. Per questo, è da raccogliere la sfida dell’innovazione e della trasformazione, annunciata dal presidente del Gruppo Gedi, John Elkann. L’auspicio è che possa essere l’occasione per valorizzare, in uno spirito costruttivo di confronto e condivisione, la qualità dell’informazione e le professionalità, salvaguardando l’identità delle singole testate». Lo afferma, in una nota, Raffaele Lorusso, segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana.