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Giornalismo d’inchiesta: in scadenza il premio Mani Tese

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Per il secondo anno torna il Premio Giornalistico Mani Tese, organizzato dalla ONG che si occupa di ingiustizie nel mondo da oltre 55 anni e rientra nel programma MADE IN JUSTICE, che mira a mettere i diritti umani e l’ambiente al centro della governance delle imprese e delle scelte dei consumatori.

Il premio, cui è possibile partecipare in maniera gratuita presentando il proprio progetto sino a lunedì 4 maggio, è aperto a giornalisti e freelance anche non iscritti all’albo di ogni età e nazionalità.

Il focus del 2020 si inserisce all’interno del progetto “Cambia MODA! Dalla fast fashion a una filiera tessile trasparente e sostenibile”, realizzato con il contributo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS). In particolare, guarda all’industria dell’abbigliamento e intende sostenere la produzione di inchieste originali su tematiche concernenti gli impatti dell’attività di impresa sui diritti umani e sull’ambiente in Italia e/o nei Paesi terzi in cui si articolano le filiere globali di produzione. Obiettivo del Premio è portare alla luce fatti e storie di interesse pubblico finora ancora poco noti e/o dibattuti, con un taglio sia di denuncia sia di proposta.

Già con la prima edizione, lo scorso anno, Mani Tese aveva raggiunto importanti risultati attraverso la realizzazione dell’inchiesta “Amazon, uno smaltimento al di sopra di ogni sospetto – Dalla distruzione di massa dei beni invenduti a una nuova economia circolare”, il cui estratto è stato mandato in onda da Presa Diretta. In seguito all’inchiesta, il Ministero dell’Ambiente ha messo sotto osservazione la legge vigente sull’e-commerce, la Regione Lazio si è impegnata ad offrire un’alternativa verde e solidale nei confini di sua competenza e il Governo, con il decreto del 28 febbraio scorso, ha introdotto agevolazioni fiscali per le imprese che donano merci al non profit.

Con la nuova edizione, il premio mette a disposizione un contributo a copertura delle spese di realizzazione dell’inchiesta vincitrice fino a un massimo di 10.000 euro. Alla giuria il compito di decretare 5 finalisti, tra i quali sarà scelto il vincitore durante l’evento di premiazione del 4 giugno, rigorosamente online, premiato simbolicamente da Margherita Rebuffoni, mamma di Nadia Toffa.

A far parte della squadra in veste di giurati, nomi prestigiosi del panorama culturale italiano: Federica Angeli, Emilio Ciarlo, Tiziana Ferrario, Eva Giovannini, Riccardo Iacona, Gad Lerner, Gianluigi Nuzzi, Francesco Piccinini, Stefani Prandi.

È possibile iscriversi al Premio qui: https://www.manitese.it/premio-mani-tese-giornalismo-investigativo-sociale


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