Nella Casa Circordariale di Ferrara un gruppo di detenuti, che si modifica con il trascorrere del tempo, ha infatti inserito il teatro come parte della propria vita attraverso un percorso laboratoriale condotto da Teatro Nucleo. Nel laboratorio ogni incontro è un’esperienza in sè, che si inizia e si conclude ma, quando dall’accumulo di questa esperienza matura l’esigenza di uno spettacolo, gli incontri laboratoriali si trasformano in prove. È proprio attraverso gli spettacoli che la società può incontrare i detenuti aprendo un dialogo che va oltre la pena, lo stigma e i pregiudizi.
Il gruppo di lavoro oggi attivo, composto da 26 detenuti-attori tra i 21 e i 67 anni, si è formato in due anni di lavoro intenso e determinato intorno allo spettacolo Album di Famiglia: attraverso la figura di Amleto nelle varie riscritture del ‘900, da Heiner Muller a Laforgue, i detenuti hanno rielaborato le loro biografie con uno studio quasi antropologico sulla colpa, il lutto, l’eredità e il conflitto generazionale intorno al tema “padri e figli”, comune a tutte le Compagnie che fanno parte del Coordinamento Regionale Teatro-Carcere della Regione Emilia Romagna, di cui Teatro Nucleo è fondatore… Continua su rumorscena