BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Coronavirus, l’urlo dei vecchi: giornalisti, abbiate rispetto dei nostri corpi

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Talvolta alcuni di voi hanno cercato di non usare la parola vecchio. Oggi fatelo pure. Però noi vecchi non possiamo tollerare che nel momento della tragedia sia violata la nostra intimità: 

voi avete il dovere raccontare il nostro dramma, ma non avete il diritto di spiare i nostri occhi e le nostre sofferenze;

voi avete il dovere di scoprire la causa del virus, ma non avete il diritto di ascoltare i rantoli nelle nostre mascherine;

voi avete il dovere di indicare chi ci lasciato senza difese contro il virus, ma non avete il diritto di mostrare i nostri vecchi corpi martoriati dal male;

voi avete il dovere di sapere perché gli ospedali erano privi di letti, di camici e di respiratori, ma non avete il diritto di contare le nostre lacrime;

voi avete il dovere di capire perché tanti medici sono caduti accanto a noi, ma non avete il diritto di violare la nostra agonia;

voi avete il dovere di mostrare le nostre bare portate via dagli autocarri, ma non avete il diritto di misurare  il dolore dei nostri figli;

voi avete il dovere di comunicare quanti vecchi sono morti nel nostro paese, ma non avete il diritto di violare la loro vita;

voi avete il dovere di informare gli italiani ma non potete farlo calpestando l’intimità e “la dignità  delle persone malate”, come afferma il vostro codice deontologico;

Signori giornalisti, chiediamo rispetto per noi vecchi. 

 

Da professionereporter


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