80 anni dalla Liberazione, verso il 25 aprile 2025

Conte dimentica i medici di famiglia “eroi cadetti”

0 0

Medici di famiglia dimenticati, Alle volte la memoria è labile. La memoria politica o quella burocratica. Gli italiani sono usciti sui balconi per applaudire i “medici eroi”, per ringraziare i camici bianchi caduti nella guerra contro il Coronavirus.

Giuseppe Conte ha lodato medici e infermieri eroi. Il presidente del Consiglio il 25 marzo ha solennemente promesso parlando alla Camera dei deputati: «Non ci dimenticheremo di voi».

L’11 marzo è morto Roberto Stella, medico di famiglia in un poliambulatorio di Busto Arsizio,   è stato il primo dottore a cadere nella lotta al Covid-19. Fino all’ultimo era stato in trincea, accanto ai suoi pazienti, contro la tragica pandemia con epicentro in Lombardia. A un amico, un collega che lo invitava a ritmi di lavoro meno frenetici, rispondeva: «Fratello, noi siamo qui per lavorare e per combattere».

E’ morto combattendo come tanti altri colleghi: oltre 130, in gran parte medici di famiglia come lui. Medici molte volte mandati al fronte senza “armi”: senza nemmeno le protezioni minime, costretti a cercare mascherine e guanti per proprio conto.

Ora sembra che siano arrivate o stiano arrivando per tutti, negli ospedali e negli ambulatori, le mascherine e i guanti. Sembrava che fossero arrivati anche i 600 euro di indennizzo stanziati dal governo giallo-rosso per tutti i lavoratori autonomi (piccoli imprenditori, artigiani, commercianti, liberi professionisti) colpiti sul piano economico dal cataclisma Coronavirus. Ma per i medici di famiglia, al lavoro negli ambulatori con partita Iva, è arrivata una doccia fredda: niente 600 euro di indennizzo. Il decreto legge Liquidità del governo all’ultimo momento è stato modificato: i 600 euro vanno ai liberi professionisti  iscritti «in via esclusiva» alle casse previdenziali di categoria.

I dottori di base, invece, hanno una iscrizione sia all’Enpam (l’ente previdenziale dei medici e degli odontroiatri) sia all’Inps (l’istituto pensionistico generale); risultato: niente 600 euro agli “eroi”, ramo cadetto perché medici di famiglia. Un depennamento che vale anche per gli odontoiatri nella stessa situazione di doppia iscrizione previdenziale.

Danno e beffa. Subito si è alzato un coro di proteste per rimuovere la “dimenticanza” politica o burocratica. L’Ordine dei medici e l’Enpam hanno protestato contro “la vergogna”. Anzi l’Enpam ha fatto sapere con una nota stampa del 9 aprile che  «deve bloccare 25.262 bonifici» già programmati per il pagamento dei 600 euro. Se andrà bene i medici di base incasseranno in ritardo i 600 euro, se andrà male non li vedranno per niente. Potrebbero rientrare nella categoria degli “eroi cadetti”.


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21

Articolo21
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.