“Venezuela, la maledizione del petrolio” diretto da Emiliano Sacchetti – che si avvale della fotografia di Marco Pasquini, della presa diretta di Juan Manuel Lopéz Moreno, del montaggio di Carlotta Marrucci e della consulenza giornalistica di Giulia De Luca – andrà in onda, in anteprima italiana, su History (in esclusiva su Sky al canale 407) lunedì 30 marzo alle 22.40.
Racconta, senza cedimenti ideologici ma con il distacco che spiega gli avvenimenti storici, come il Venezuela, uno dei paesi più ricchi del Cono Sur sia al centro di una terribile crisi umanitaria, stritolato dalla corruzione, da povertà, sanzioni economiche e iperinflazione. Sull’orlo di una guerra civile. A vent’anni dall’inizio della Rivoluzione Bolivariana, scopriamo un paese ormai in caduta libera, caso di geopolitica internazionale che potrebbe essere argomento di studio approfondito, nel quale Stati Uniti, Russia, Cina ed Europa, in nome del petrolio, stanno mettendosi alla prova.
Prima che la situazione precipiti, il regista fa il punto, su quella che Eduardo Galeano, una delle personalità più autorevoli e stimate della letteratura latinoamericana, ha definito come “Las venas abiertas de América Latina”. Attraverso testimonianze e pareri di esperti, il documentario ripercorre le tappe dell’attuale crisi venezuelana, generata da una cattiva gestione della ricchezza petrolifera e dagli scontri politici tra il governo in carica e l’opposizione.
Emiliano Sacchetti ci porta nelle strade di Caracas, alla frontiera con la Colombia, nei quartieri più violenti, tra gente ridotta alla fame, che si rifiuta di andarsene o emigra a suo rischio e pericolo. Ai piedi di attori politici, economici e sociali del panorama internazionale, si muove una marea sterminata di esseri umani che paga il prezzo dei giochi di potere. Mentre le superpotenze si schierano al fianco di Maduro o di Guaidó, seguendo i propri interessi personali, il popolo venezuelano scivola in una crisi umanitaria senza precedenti.
Il film è prodotto da Gioia Avvantaggiato per GA&A Productions, in coproduzione con Gruppe5/ZDF e in associazione con ARTE, RTS, SVT, NRK.