Un’intesa è stata raggiunta fra Regione Veneto e Sindacato giornalisti Veneto (Sgv) per la tutela sanitaria di quei giornalisti che nel documentare l’emergenza Coronavirus possano trovarsi esposti al contagio. È la prima iniziativa del genere in Italia. La tutela, oltre a fornire un presidio di sicurezza per i cronisti interessati, è ritenuta fondamentale per garantire continuità all’informazione, mai come ora servizio pubblico e antidoto decisivo contro fake news e strumentali allarmismi.
La possibilità è offerta ai soli giornalisti e tecnici-operatori che, per esclusivi motivi di servizio, certifichino lo stato di effettiva esposizione a rischio di infezione da coronavirus. Sarà la Regione a decidere le procedure e i tempi di effettuazione dei tamponi, sulla base delle liste di nominativi segnalati da Cdr e fiduciari al Sindacato con l’assenso esplicito del collega. I freelance potranno inoltrare la loro richiesta direttamente al Sindacato, autodichiarando che, esclusivamente per motivi professionali, versano in un effettivo stato di esposizione al rischio di contagio da Covid-19.
«Va chiarito – precisa il Sgv in una nota – che questa opportunità preziosa non deve e non dovrà trasformarsi in un diritto generalizzato di categoria, bensì va considerata e apprezzata soltanto come un giusto screening su chi potrebbe essere effettivamente contagiato e a sua volta contagiante, nell’ambito e nello spirito del Piano di emergenza di Sanità pubblica presentato ieri dalla Regione».