In occasione della Giornata Internazionale della Donna 8 marzo 2020 lanciamo il Manifesto #DonneUnite ,aggiornato ad oggi con le proposte di Amsi, Co-mai, UMEM, UXU ,NFD e quelle giunte da associazioni , comunità e confederazioni italiane e di origine straniera che hanno aderito in più di 1000 al manifesto .Il Manifesto e’ volto a concettualizzare alcuni aspetti ritenuti dai coordinatori di rilevante importanza nell’attuale momento storico, in cui il ruolo della donna risulta ancora ad alto rischio ed affrontato diversamente a seconda dei Paesi, delle loro culture e religioni. I Coordinatori del Manifesto sono il Prof. Foad Aodi, Fondatore dell’Amsi, Co-mai e del Movimento Uniti per Unire e Membro del Registro Esperti Fnomceo; l’artista Dea, l’Avvocato Federica Federici che spesso si é occupata di tematiche relative ai diritti umani, in particolare dei c.d. soggetti vulnerabili anche in relazione ai media e ai social, l’antropologa culturale e giornalista Tiziana Ciavardini, esperta della condizione delle donne in Medio Oriente e il Dott. Andrea Pandolfi, Ricercatore presso l’Università di Roma Tre.
Il mnifesto DonneUnite riconosce i punti siglati nella Convezione di Istanbul proposta dal Consiglio d’Europa contro la violenza sulle donne e la violenza domestica, approvata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa il 7 aprile 2011 ed aperta alla firma l’11 maggio 2011 a Istanbul (Turchia).
#Donne Unite
1. Tutelare la figura della donna in tutti gli ambiti ed ostacolare ogni interpretazione che leda la figura, la libertà e la salute delle donne e che non abbia alcun fondamento scientifico, culturale e religioso;
2. Protezione delle vittime di violenza, dei minori e dei loro familiari;
3. Prevenzione del linguaggio d’odio nel racconto della violenza di genere attraverso una corretta informazione e formazione;
4. Sostegno alle donne nella risoluzione dei conflitti familiari non solo nella giurisdizione italiana; difesa e garanzia di sicurezza per tutte le donne sui posti di lavoro.
5. Potenziamento dei centri d’ascolto per donne ed uomini nelle Istituzioni e creazione di presidi e sportelli volti ad ascoltare, tracciare, analizzare, proporre e monitorare i casi.
6. Organizzazione di team da portare all’interno delle scuole per promuovere la conoscenza della condizione della donna in Italia e all’estero;
7. Creazione di un centro relazione aiuto a sostegno delle donne in difficoltá WBW (why be woman);
8. Creazione di un tavolo di lavoro con esperti del settore per aprire un dibattito sulle criticità relative alla violenza sulla donna coinvolgendo Avvocatura, Autorità Giudiziaria, Media, Magistratura e Professionisti della Sanità;
9. Ideazione di una giornata dedicata alle donne di ogni appartenenza religiosa;
10. Organizzazione di corsi di formazione (seminari, conferenze, workshop, convegni).