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Pomezia. Scritte antisemite all’immediata vigilia di una conferenza sulla Shoah

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Scritte antisemite sono comparse ieri sulle mura che delimitano l’Istituto d’istruzione superiore «Largo Brodolini» di Pomezia (Roma), con «un terribile tempismo»

Atteggiamenti che incitano all’odio stanno aumentando in tutta Italia, soprattutto in questi ultimi giorni e a breve distanza dalla ricorrenza ufficiale del Giorno della memoria.

Ieri mattina, nuove scritte antisemite sono comparse sulle mura che delimitano l’Istituto di istruzione superiore «Largo Brodolini» di Pomezia (Roma), «fatte con un terribile tempismo, molto probabilmente per scoraggiare i promotori del’iniziativa dedicata al Giorno della Memoria», ha detto a Riforma/Articolo21 la professoressa Deborah D’Auria, che insegna nell’istituto.

Le frasi ingiuriose (prontamente rimosse in giornata), realizzate con bombolette spray di colore nero, recitavano: «Calpesta l’ebreo» con raffigurata una Stella di David e come firma una croce celtica; in un’altra parete esterna: «Alle 15,30 parlate delle foibe»; in un’altra ancora una svastica e, infine, nell’ultima parete la scritta «Anna Frank brucia». Ovviamente, sono intervenute le forze dell’ordine per fare un sopralluogo. Anche perché ieri, alle 15,30, le studentesse e gli studenti del Liceo erano coinvolti per partecipare a un incontro, insieme ai professori e al preside, per riflettere insieme sulla Shoah con tanti ospiti, tra gli altri, il sindaco della città Adriano Zuccalà; il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), pastore Luca Maria Negro; Massimo Finzi, assessore alla Memoria della Comunità ebraica di Roma; il dottor Claudio Procaccia; il preside dell’Istituto Francesco Cornacchia e la professoressa Deborah D’Auria; il professore universitario Ottavio Di Grazia e il testimone diretto Gabriele Sonnino.

«Ieri pomeriggio – ha rilevato la professoressa D’Auria, sentita al telefono da Riforma/Articolo21 e che ieri ha deciso di denunciare il fatto con un suo post su facebook – è stata organizzata una manifestazione per il Giorno della memoria, lo step di un progetto ben più ampio che sta coinvolgendo gli insegnanti, gli alunni, le istituzioni, il territorio tutto. Ieri mattina siamo stati salutati così: docenti e alunni della mia scuola e anche del Liceo Blaise Pascal (una sola scritta era stata “riservata” al Liceo scientifico Pascal: “calpesta l’ebreo”, ndr), con scritte inequivocabili.  Scritte che feriscono la nostra casa, che calpestano ancora una volta la memoria della giovane Anne Frank e provano ad infangare la dignità, la memoria e la cultura del popolo ebraico, cui noi dobbiamo molto. Ma non siamo intimiditi – prosegue D’Auria -: la scuola è la nostra casa è il luogo in cui si formano le generazioni di futuri professionisti ma anche e soprattutto dei cittadini; di quegli uomini e donne che si prenderanno cura del nostro mondo. I cittadini e le cittadine di oggi e non solo del domani. Il nostro fare scuola come docenti, educatori, personale Ata – ha concluso D’Auria -, sarà volto, con la stessa passione, dedizione e senso di responsabilità, ad accompagnare i nostri studenti in percorsi di ricerca e studio rigoroso che possa portare frutti che abbiano il sapore della responsabilità, del rispetto della diversità, della pace tra i popoli e della riconciliazione». Ieri pomeriggio, facendo una bella sorpresa a studenti e professori, sono intervenuti anche la presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, la vice ministra Anna Ascani e Claudio Di Bernardino della Regione Lazio.

Il 27 gennaio scorso il presidente della Fcei, L. M. Negro, aveva espresso preoccupazione per l’acuirsi di fenomeni antisemiti, inviando una lettera alla presidente dell’Unione delle comunità ebraiche in Italia (Ucei), Noemi Di Segni: «Siamo allarmati dalle aggressioni verbali, fisiche, da atti violenti e anche dal negazionismo e dalla riorganizzazione di movimenti che si richiamano al nazismo e al fascismo. Ci preoccupa la recrudescenza di atti intimidatori e vandalici di stampo antisemita – affermava Luca Negro – che richiamano alla mente persecuzioni del passato». Ieri Negro, appena saputo ciò che era accaduto al Liceo, ha rilevato, «Come Federazione delle chiese evangeliche rinnoviamo la nostra vicinanza e la nostra solidarietà alle comunità ebraiche e in questo caso ai professori, agli studenti e ai presidi delle scuole di Pomezia che hanno promosso il lodevole evento e al quale la FCEI ha aderito con convinzione, oggi  più che mai è necessario e indispensabile promuovere la Memoria di ciò che è stato, affinchè non si ripeta mai più».

Gli alunni e le alunne delle scuole hanno scritto questi versi:

«La memoria resisterà.

I nuovi lager

Ricordare è un dovere

Sboccerà un fiore

Squarcio di cielo

Il sorriso di Anne

Vince la morte

Fine gennaio

Dall’ esilio del mondo

L’arcobaleno»

Foto di Tommaso Ranucci


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