Le firme sul tabellone che simboleggia la Carta di Assisi sono il segno di una volontà e di un orizzonte senza pietre scagliate in forma di parole sul web, in tv, sulla carta. E’ una volontà corale quella emersa stamattina al sinodo dei giornalisti “Parole non pietre”, la tre giorni organizzata da Articolo 21, Fnsi e UsigRai per dare spazio al dialogo interreligioso nel segno di un linguaggio corretto che potrà(e dovrà) essere adottato anche dai giornalisti ma non solo da loro. I lavori, presso la sede della rivista “La Civiltà Cattolica” sono stati aperti dalla portavoce di Articolo 21 Elisa Marincola che ha sottolineato l’importanza della partecipazione dei rappresentanti delle diverse organizzazioni religiose, tutti consapevoli di quanto sia importante il rispetto della pluralità delle religioni, delle idee e, al tempo stesso, del pluralismo dell’informazione. A precedere il dibattito i saluti del segretario del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Guido D’Ubaldo, del segretario della Fnsi, Raffaele Lorusso, e del coordinatore del comitato scientifico di Articolo 21, Roberto Natale, anche tra gli ideatori della Carta di Assisi. All’inizio del convegno, moderato da Antonio Spadaro, è stato proiettato il videomessaggio della senatrice Liliana Segre. Tra i molti interventi a sostegno della valenza della Carta di Assisi, accompagnata da un disegno-simbolo di Mauro Biani, quello del sottosegretario all’editoria Andrea Martella che ha parlato del valore di una comunicazione responsabile, utile più che mai e la cui importanza emerge particolarmente in questi giorni di un racconto, spesso distorto, circa il coronavirus, prova ultima di quanto contino le parole e quanto pesino se scagliate come pietre. Tra i relatori dello spazio di questa mattina Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero delle Comunicazioni della Santa Sede, Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma, Alessandra Trotta, moderatora della Chiesa Valdese; rev. Elena Seishin Viviani e Giovanna Giorgetti, vice presidenti Unione Buddhista d’Italia; Svamini Shuddhananda Giri, rappresentante per il Dialogo Interreligioso Unione Induista italiana e Abdellah Redouane, segretario generale del Centro islamico culturale d’Italia; ha inoltre inviato un contributo video Muhammad Abd al-Salam, segretario dell’Alto Comitato per l’attuazione documento sulla fratellanza. Ha chiuso gli interventi del mattino il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa, Giuseppe Giulietti.
(nella foto Padre Antonio Spadaro con Mauro Biani accanto al manifesto poco prima del via alle sottoscrizioni)