«La mobilitazione dei giornalisti della Stampa merita pieno sostegno. Sono condivisibili la preoccupazione e le perplessità espresse a più riprese dall’assemblea e dal Comitato di redazione sui tempi e sulle modalità di attuazione del nuovo piano digitale». Lo afferma, in una nota, Raffaele Lorusso, segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana.
«L’innovazione – aggiunge – è un passaggio ineludibile per il settore dell’editoria, che in Italia è rimasto indietro rispetto ad altri Paesi e per lo più ancorato ad una visione che non va oltre tagli drastici agli organici, contenimento del costo del lavoro e aumento della precarietà. Il tutto a discapito della tanto sbandierata qualità, che richiede invece investimenti, buona occupazione e strategie di sviluppo di medio e lungo periodo. Nel caso della Stampa, l’annunciata volontà di procedere ad investimenti rilevanti nel settore digitale può segnare l’inizio di una svolta. Nessuno, però, può pensare di imporre il cambiamento dall’alto. I nuovi modelli per produrre e veicolare informazione su tutte le piattaforme richiedono concertazione e regole condivise per avere il pieno controllo dei processi e valorizzare tutte le professionalità».
«Per questo – conclude Lorusso – va sostenuto e rilanciato l’appello del Comitato di redazione della Stampa di fermare le fughe in avanti e di avviare un confronto serrato e senza pregiudiziali con azienda e direttore sui futuri assetti organizzativi e le implicazioni del nuovo piano di innovazione digitale. Il sindacato dei giornalisti italiani ribadisce la propria disponibilità ad assistere il Cdr in ogni fase di una trattativa che, per contenuti ed elementi di innovazione, rappresenta un passaggio fondamentale anche nella prospettiva della riscrittura e del rinnovo del contratto nazionale di lavoro giornalistico».