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Intimidazioni a Repubblica, nuova lettera sospetta a Eugenio Scalfari. Il Cdr: «Intollerabile»

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È il settimo plico arrivato alla redazione di Roma in dieci giorni. «Un’altra tappa dell’escalation di minacce che hanno come bersaglio il giornale, il suo fondatore e i suoi giornalisti. Faremo da scudo ai colleghi», è la risposta del Comitato di redazione. La solidarietà della Fnsi.

Un nuovo plico sospetto diretto al fondatore di Repubblica Eugenio Scalfari, il settimo in dieci giorni,  è stato recapitato nella sede centrale del quotidiano, a Roma. Anche questo, come i precedenti, è stato inviato dall’estero. All’interno, si legge su repubblica.it, c’è una busta grigia contenente un involucro di plastica, che non è stato ancora aperto. Sono stati allertati la Digos e i Vigili del fuoco.

Quest’ultimo episodio si inserisce in una serie di intimidazioni e minacce, anche di morte, indirizzate ai lavoratori di Repubblica, al suo fondatore Scafari e al direttore Carlo Verdelli sulle quali la procura di Roma ha di recente avviato una indagine.

«Un’altra tappa dell’escalation di minacce che hanno come bersaglio Repubblica, il suo fondatore Eugenio Scalfari e i suoi giornalisti. Intollerabile», è il commento del Comitato di redazione, che avverte: «Il Cdr fa e farà da scudo alla redazione, continuando a sostenere in tutte le sedi la battaglia civile e democratica combattuta quotidianamente dal giornale».

Al Comitato di redazione, alle giornaliste e ai giornalisti di Repubblica la solidarietà e la vicinanza della Federazione nazionale della Stampa italiana.

Da fnsi


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