Il sostituto procuratore Gabriella Dotto ha chiuso le indagini sul pestaggio, avvenuto a Genova in piazza Corvetto il 23 maggio scorso, del giornalista di Repubblica Stefano Origone. Origone era stato picchiato da un gruppo di agenti del reparto mobile di Bolzaneto, durante gli scontri di quella giornata tra antifascisti e polizia in occasione di un comizio di Casapound. Il giornalista stava assistendo all’arresto di un manifestante, ci fu una carica e venne colpito come i manifestanti. Sono quattro i poliziotti accusati di lesioni gravi e aggravate dall’uso del manganello.
Dopo l’avvio delle indagini avviate dalla squadra mobile diversi agenti del reparto si erano presentati spontaneamente in Procura. Il giornalista ha subito due interventi a un dito della mano sinistra e un intervento a un secondo dito. A distanza di otto mesi non ha recuperato la piena funzionalità della mano e sta per essere sottoposto a una seconda perizia medico legale, ma è tornato al lavoro. A giorni la Procura dovrebbe notificare anche la chiusura delle indagini per i 60 manifestanti identificati dalla Digos per gli scontri di quella giornata. I reati sono a vario titolo resistenza aggravata, travisamento, lancio di oggetti pericolosi.
Sarà l’avvocato Alessandra Ballerini, legale della famiglia Regeni e della famiglia Rocchelli, ad assistere la Federazione nazionale della Stampa italiana e l’Associazione Ligure dei Giornalisti nel procedimento a carico dei poliziotti accusati di aver picchiato il collega. Il sindacato ha chiesto all’avvocato Ballerini di costituirsi parte civile a nome dei giornalisti italiani.