In questi giorni il passaggio di alcuni esemplari di Horcynus Orca dalla stretto di Messina ha fatto sentire i brividi ai fortunati lettori del grandioso omonimo romanzo dell’impareggiabile Stefano D’Arrigo. Forse, come allora, siamo in guerra… In questi giorni si è pure celebrato il più grande poeta siciliano vivente : Mario Grasso, che ha pure coniugato D’Arrigo a Giacomo Leopardi. Nella splendida sede della Società Storica Catanese, museo della cultura etnea, si è presentato il libro di Massimiliano Magnano “D’intrattabile temperamento” che analizza l’opera omnia, non solo poetica, del grande uomo di cultura.
Dopo la presentazione di chi scrive e la relazione della scrittrice Renata Governali, la serata si è arricchita di commenti e note dell’autore, culminando con i ricordi del poeta. Una vita spesa per la cultura, a fianco di altrettanto grandi figure come Leonardo Sciascia, Ignazio Buttitta, Michele Pantaleone, portando la cultura siciliana in tutto il mondo. Abbiamo pure ricordato il premio “Frankò” ricevuto a Kiev da Grasso, ex equo con Gabriel Garcia Marquez. Pure intensi siparietti musicali di Aurelio Caliri e interpretazioni magistrali di Laura Giordani di alcune poesie.
Tra le poesie, intensamente interpretate, non poteva mancare un brano tratto da “Concabala”, poema monumentale narrante le traversie dei “Bronzi di Riace”, straordinarie opere d’arte che hanno atteso nel fondo del mare quasi duemila anni prima di tornare a noi. Tra gli struggenti messaggi poetici di “Concabala” salviamo, dall’odierno naufragar, quello della profondità della cultura, che riesce a resistere decenni sotto il mare dell’ignoranza. Tempi migliori, e calme acque, saranno necessari per il riemergere dell’opera poderosa dei veri poeti, che “durerà più del bronzo”.
Nota biografica
Nato nel 1932 ad Acireale. Mario Grasso (fra i più cari stimati e amici di Sciascia) vive a Catania dove è direttore letterario della casa editrice “Prova d’Autore”, della rivista “Lunarionuovo” e della “Gazzetta dialetti” di cui è fondatore.
Ha iniziato da critico letterario presso “La Sicilia”, mantenendo le continue collaborazioni alle terze pagine dei quotidiani “Gazzetta di Parma” e “Messaggero Veneto”.
Pubblica ogni settimana dal 1995 sul quotidiano “La Sicilia” una rubrica settimanale di filologia e costume “Vocabolario”.
Ha tradotto e curato un’antologia delle opere di Taras Hryhorovyč Ševčenko, per la quale gli è stato conferito il “Premio Internazionale Franko” a Kiev.
Il 3 giugno 2015 l’Accademia di scienze, lettere e belle arti degli Zelanti e dei Dafnici gli conferisce la carica di Socio Corrispondente nella classe di Lettere e Belle Arti.