Intervento del Presidente della Repubblica, al Palazzo del Quirinale, in occasione del 27 gennaio, Giorno della Memoria
Rivolgo un saluto ai sopravvissuti ai campi di sterminio qui presenti, ai Presidenti del Senato, della Camera, del Consiglio e della Corte Costituzionale, a tutti i partecipanti a questo evento e a quanti lo seguono in tv o attraverso altro mezzo.
Desidero anzitutto associarmi, con commozione, al dolore per la recente scomparsa di tre dei sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti: Alberto Sed, Piero Terracina e Franco Schoenheit.
Come i pochi altri che sono tornati dai campi della morte, hanno testimoniato, in vita, il dovere doloroso della memoria. Hanno dimostrato che i nazisti potevano distruggere le loro vite e quelle dei loro cari, ma non sono riusciti a cancellare quanto c’era nel loro animo.
Desidero riferirmi a loro con un’espressione ebraica molto intensa, che si utilizza quando scompare una persona cara: “Che il loro ricordo sia di benedizione”.
Il loro ricordo, il ricordo delle sofferenze indicibili patite da una moltitudine di persone, impegna, ancor di più, a tramandare la memoria della Shoah; e a riflettere sulle sue origini e sulle sue devastanti conseguenze.
Ringrazio tutti coloro che sono intervenuti e hanno contribuito a rendere questo momento del Giorno della Memoria efficace e coinvolgente.
La bravissima conduttrice Stefania Battistini, il dottor Sonnino, con la sua interessante relazione, la ministra della scuola, Lucia Azzolina, la presidente dell’Ucei Noemi di Segni, due “Figlie del Dopo” Rosanna Bauer e Federica Wallbrecher, che ci hanno recato la loro toccante testimonianza insieme ai ragazzi delle scuole, Eden e Giulio. Grazie a Valentina Bellé; a Ludovica Valori e al suo gruppo che, con le parole e la musica, ci hanno introdotto emotivamente nel mondo buio della Shoah.
Un saluto particolare, insieme ai sopravvissuti presenti qui, va a quelli che si trovano nelle scuole, nelle piazze, nei convegni per recare la loro testimonianza, così importante e preziosa, di umanità e di rifiuto dell’odio… Continua su anpi