La formula delle agenzie di stampa «che intende garantire l’informazione agli organi di informazione – ha aggiunto – conferisce un carattere pubblico a questa attività. Informare gli organi di informazione costituisce elemento decisivo per la democrazia nel nostro Paese. Questo fa comprendere le esigenze di sostegno da parte delle istituzioni. La libertà di stampa è fra i principi portanti della democrazia e della nostra Costituzione».
Altra condizione che, ha rilevato Mattarella, «richiama l’esigenza di sostegno e di interesse pubblico al buon funzionamento delle agenzie e degli organi di stampa, alla loro solidità, alla certezza che i cittadini abbiano organi di informazione primaria come le agenzie, che siano solide e in grado di fornire adeguatamente l’informazione necessaria alla vita democratica» è la dimensione digitale, la quale «presenta delle sfide particolarmente impegnative per le agenzie e per tutti gli organi di stampa», ha evidenziato.
«Quella della verifica delle notizie – ha concluso il presidente – è la tradizione delle grandi agenzie. Questo è sempre più importante, anche perché siamo nella stagione delle fake news, con cui è facile costruire notizie e titoli che disorientano, non corrispondenti alla realtà. Questa è una responsabilità, quella di fornire sempre notizie tempestive, con credibilità e autorevolezza. Tanto più si è autorevoli quanto più le notizie sono confermate. C’è un virus che circola fra le molteplici testate del nostro Paese, e non solo, il timore di ‘bucare’ una notizia. Per cui c’è da rifuggire dalla tentazione di rincorrere un titolo senza fare le verifiche indispensabili».
Al presidente Mattarella i giornalisti dell’Ansa hanno donato il primo flash dell’agenzia che il 31 gennaio 2015 ha dato la notizia dell’elezione a capo dello Stato, con la foto dell’applauso del Parlamento in seduta comune per il dodicesimo presidente della storia della Repubblica.