Emilia Romagna. Il pesce azzurro ha divorato lo squalo

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Alla fine il pesce azzurro, povero ma nutriente, ha divorato lo squalo.
Ed ora a quale citofono andrà a bussare “il felpa” che aveva già annunciato che, dopo il voto emiliano, sarebbe andato a sfrattare Conte e il suo governo?
Seguiranno, anche su questo sito, analisi più ricche e fondate sull’analisi dei dati, ma intanto bisogna prendere atto che Salvini ha perso la sfida più importante, perché  lui medesimo l’aveva così definita. Ha lanciato il guanto di sfida e ha perso il duello.
La sua marcia, dunque, non è inarrestabile, soprattutto quando la bandiera della Costituzione antifascista viene impugnata da migliaia di donne e di uomini che si riappropriano della politica.
In Emilia Romagna ha vinto un candidato credibile e popolare e che ha percorso comune per comune, una squadra coesa, liste di appoggio unitarie e capaci di parlare a differenze e diversità.
Hanno vinto anche e soprattutto le Sardine che, a dispetto dei tanti soloni dispensatori di ironie e disprezzo, hanno riempito le piazze e le urne, ridando orgoglio ai tanti dormienti e delusi, anche e soprattutto nel centro sinistra.
Hanno dimostrato che è possibile contrapporre alla violenza delle “Bestie” una proposta fondata sulla gentilezza, sull’ironia e sui valori che hanno ispirato la nostra Costituzione.
Una lezione da non dimenticare e che andrà coltivata con cura amorevole, senza cercare di strumentalizzare questo patrimonio di energie vitali.


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