Alla via così, “in direzione ostinata e contraria”, torna digit, il nostro festival nazionale su informazione e comunicazione dentro la nostra epoca digitale, declinato in molteplici forme e diverse varietà.
Con l’anno a cifra doppia, o meglio “il bisestile ripetuto“, come qualcun altro l’ha definito, tagliamo il tagliando numero nove per digit, e quello numero 16 per lsdi (in quanto anni di esistenza in vita), e vorremmo proporre qui e in giro per l’Italia, attraverso i nostri studi e i contenuti dal vivo, una nuova modalità di fruizione delle nostre specifiche ricerche sul mondo che viviamo. Un mondo in transizione: da analogico a digitale. Un mondo in trasformazione, un mondo in perenne crisi (quelle c’erano anche prima, a dire il vero); dove però è l’identità culturale di ciascuno di noi ad essere in particolare crisi. Abbiamo imparato ad essere individui, poi ci hanno convinto dell’esistenza delle masse e della cultura di massa, ed ora torniamo ad essere nuovamente individui. Singoli diamanti, magari “grezzi”, per dirla come dentro ad una favola moderna, ma ancora e sempre di più, parti uniche di un sistema composito, multiplo, stratificato, in una parola: complesso. Peccato che poi questa nostra bellissima e ritrovata unicità, finisca dentro alle “macchine algoritmiche” che la rimettono fortemente in discussione, e forse, l’annullano per l’ennesima volta, in nome di un “sistema mondo” in cui l’automatizzazione sempre più “intelligente” dei processi, torna a mettere in crisi la nostra individualità, peggio, mette in discussione il nostro stesso ruolo nel mondo. Ripartendo dunque dalla nostra principale vocazione: il giornalismo, e tutte le sue diverse coniugazioni, ci rimettiamo in marcia, e veniamo ad incontrarVi direttamente sul campo, per provare a ragionare insieme, di cambiamento, di informazione e di regole, magari nuove, certamente “molto incerte”, “alquanto dubbie”, e soprattutto, in molti casi.. continua su lsdi