«C’è un’inaccettabile voglia di imbavagliare la stampa, di metterla nelle condizioni di non nuocere, di renderla ricattabile. Il disegno di legge sulla riforma della diffamazione, in discussione in
Commissione al Senato, punta a colpire sia gli editori, con un inaccettabile inasprimento delle pene pecuniarie, sia i giornalisti, dei quali si vuole limitare la libertà. Di qui la necessità di un’iniziativa congiunta con la Federazione degli editori, a cominciare dalla conferenza stampa di domani, 21 gennaio, in Senato. Se il Ddl fosse approvato, sarebbero introdotte pesanti restrizioni alla libertà di stampa, alla libertà di espressione e al diritto di cronaca, con l’unico effetto di produrre altre condanne dell’Italia in sede europea». Lo afferma, in una nota, Raffaele Lorusso, segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana.