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Manifestazioni di solidarietà alla giornalista del TG1, a Bari durante la prima udienza preliminare che proseguirà il 20 febbraio
E’ stata rinviata a giovedì 20 febbraio l’udienza preliminare presso il Tribunale di Bari per il procedimento in cui la mafiosa 44enne Monica Laera, moglie del boss del clan Strisciuglio di Bari, Lorenzo Caldarola, è accusata dell’aggressione del 9 febbraio 2018 alla giornalista Maria Grazia Mazzola, inviata speciale del TG1. All’imputata è stata contestata l’aggravante di aver agito con modalità mafiose.
Il 16 gennaio 2020, durante la prima udienza, sono state presentate dieci istanze di costituzione di parte civile sulle quali la difesa ha chiesto di fare un attento esame. Il Gip si è riservato di decidere. Le richieste provengono dalla stessa giornalista del Tg1, dalla Rai, da Ordine nazionale dei Giornalisti, Unione delle Donne d’Italia (Udi), Associazione Stampa Romana, Fnsi, Comune di Bari, Centro Antiviolenza Renata Fonte, Associazione Giraffa e Libera.
In segno di solidarietà a Maria Grazia Mazzola, all’esterno dell’aula di udienza si è tenuto un presidio al quale hanno partecipato coloro che chiedono di essere ammessi al processo come parti civili e, oltre a loro, rappresentati di Anpi, Cgil, associazioni studentesche baresi Link e Zona Franka, don Francesco Preite dell’oratorio del Redentore, don Angelo Cassano della parrocchia di San Sabino e rappresentanti delle Chiese evangeliche battiste di Puglia e Basilicata.
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ASP