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Rai, rigettati i ricorsi contro la selezione per 90 giornalisti. Usigrai: «Ora basta tentennamenti»

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I rappresentanti dei giornalisti del servizio pubblico, «molto soddisfatti» per la decisione del tribunale del lavoro di Roma, esortano l’azienda a procedere alla nomina della Commissione e convocare la prima prova. «Gli oltre 3700 candidati hanno il diritto di cominciare il percorso per conquistarsi, con merito e trasparenza, l’accesso in Rai», commentano.
Il tribunale del lavoro di Roma ha respinto i due ricorsi presentati dai partecipanti al concorso bandito dalla Rai nel 2015 contro la nuova selezione per 90 giornalisti da assegnare alle redazioni delle sedi regionali e delle province autonome della Tgr. I ricorrenti, circa 100 giornalisti che hanno dato vita al ‘Comitato informazione pubblica’, rivendicavano un ‘diritto di precedenza’ all’assunzione cui la Rai, questa la tesi, avrebbe dovuto attenersi prima di procedere con la nuova selezione.

La risposta del giudice è stata, in sintesi, che l’azienda non ha l’obbligo, bensì la facoltà di assumerli. Dunque nessun vincolo. Respinto anche il secondo ricorso contro la selezione pubblica, nel quale si chiedeva di annullare il concorso.

«Ora basta tentennamenti», è il commento dell’Esecutivo Usigrai. «Dopo il doppio pronunciamento del tribunale del lavoro di Roma – si legge in una nota – la Rai proceda alla nomina della Commissione per la selezione pubblica e convochi la prima prova. Gli oltre 3700 candidati hanno il diritto di cominciare il percorso per conquistarsi, con merito e trasparenza, l’accesso in Rai come giornalisti professionisti».

I rappresentanti dei giornalisti del servizio pubblico si dicono «molto soddisfatti» del risultato dei due ricorsi respinti dal tribunale, che ha accolto le tesi presentate dalla Rai attraverso l’ufficio legale. «I pronunciamenti di oggi – concludono – sono la riprova della correttezza del nostro operato come Usigrai, grazie al dialogo proficuo con l’azienda».


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