Nasce la Fondazione Megalizzi: firmato l’atto costitutivo

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A quasi un anno dal 14 dicembre, siamo coscienti dell’importanza di mantenere vivo il ricordo di Antonio. Per portare avanti il suo messaggio e promuovere nella nostra società una cultura dell’informazione, dell’istruzione e dell’impegno civico. Da queste premesse nasce la Fondazione Antonio Megalizzi, con l’obiettivo di creare e sostenere iniziative finalizzate a favorire nella società lo sviluppo del senso critico, civile ed etico”. Così i genitori Domenico e Annamaria, la sorella Federica e la fidanzata, Luana Moresco commentano la firma, avvenuta oggi a Trento, dell’atto costitutivo della Fondazione Antonio Megalizzi, il giovane trentino ucciso a dicembre 2018, a Strasburgo, nel corso di un attentato terroristico.

Oltre ai quattro familiari di Antonio Megalizzi, l’atto costitutivo è stato sottoscritto dalla Provincia autonoma di Trento, dal Comune di Trento, dall’Università degli Studi di Trento, dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi), dal Sindacato dei Giornalisti del Trentino Alto Adige, dall’Unione Sindacale Giornalisti Rai (Usigrai), Rad-Uni Associazione operatori radiofonici universitari (RadUni) e dall’associazione Articolo21.

La Fondazione Antonio Megalizzi in stretta collaborazione con gli organi istituzionali europei, nazionali e locali, organizzerà corsi, eventi, workshop, seminari, giornate formative che possano stimolare i cittadini e le cittadine a partecipare in modo consapevole alla vita democratica italiana ed europea. Inoltre, intende valorizzare le eccellenze e le esperienze più virtuose a livello nazionale, europeo ed internazionale, soprattutto tra i giovani, e supportare i format, in particolare nel contesto radiofonico, che affrontano tematiche di pubblica utilità, favorendo sperimentazione e innovazione. La Fondazione vuole essere un punto di riferimento per borse di studio, premi giornalistici, convegni di studio nazionali, europei ed internazionali, ed ogni altra iniziativa tesa a perpetuare la memoria di Antonio, vigilando, anche su segnalazione, sull’utilizzo del nome di Antonio Megalizzi nelle iniziative realizzate al di fuori della Fondazione”.

La tragica vicenda di Antonio Megalizzi – ha commentato il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti – ha scosso le coscienze di tutti noi, destando grande commozione, non solo in Trentino, ma in tutta Italia. Per questo abbiamo voluto condividere con la famiglia Megalizzi il progetto di questa fondazione. Per onorare la memoria di Antonio e per portare avanti i suoi ideali. Con la firma di oggi, ribadiamo di volerci impegnare, come faceva Antonio, per costruire un’Europa più unita, più solidale, più giusta e più forte, capace di affrontare le grandi sfide sociali che abbiamo davanti e decisa a contrastare l’odio e la violenza, lavorando per riaffermare i valori della pace e del dialogo”.

Il ricordo, straziante e doloroso, di Antonio Megalizzi – ha affermato il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta – si è trasformato nel motore di tanti progetti, tutti ispirati dalla figura e dai sogni di un giovane uomo che ci ha lasciato anzitempo a causa della violenza terroristica. Questa Fondazione è uno dei lasciti di Antonio, una delle imprese che si nutrono dei suoi valori, facendoli diventare condivisi. Alla Fondazione spetta il compito di aiutare i giovani a prendere il testimone lasciato anzitempo da Antonio per interpretare un ruolo che a lui riusciva benissimo: quello del costruttore di ponti, del tessitore di rapporti che, con la forza della ragionevolezza, sa ricomporre le divisioni alimentate ad arte da estremismi e fondamentalismi di varia matrice.

Questo è un progetto – ha evidenziato il rettore dell’Ateneo trentino, Paolo Collini – che nasce dalla famiglia e da molti soggetti, come il mondo della stampa e quello degli enti territoriali trentini, che ricordano Antonio come cittadino attivo di grande valore. Anche l’Università è partecipe, poiché lo ha visto membro della sua comunità come studente e collaboratore della radio universitaria. Abbiamo pensato di ricordare e proseguire il suo lavoro. Vogliamo tenere vivo l’impegno di Antonio nel promuovere la cultura europea, la conoscenza e il rispetto delle istituzioni e la promozione di una coscienza europea delle persone. Questa fondazione ha, tra i vari scopi, proprio quello di incentivare attività in questa direzione. Occasioni di formazione e momenti di riflessione, ma anche una raccolta di finanziamenti che possano andare nella direzione di svolgere queste attività per i giovani”.

Con la firma dell’atto costitutivo – ha dichiarato Giuseppe Giulietti, presidente della FNSI, a nome del mondo del giornalismo coinvolto nelle Fondazione – si suggella un’alleanza virtuosa tra il mondo del giornalismo italiano, la famiglia Megalizzi e le istituzioni locali. Si tratta di un modello unico in Italia, dove giornalisti e comunità locale si mettono a disposizione della Famiglia Megalizzi per perpetuare l’ideale europeo di Antonio ed il suo sogno di fare il giornalista. Lo scopo ultimo è quello di far rivivere Antonio Megalizzi portando avanti il suo messaggio, attualissimo, contro le fake news e i linguaggi d’odio, affinché tanti altri giovani aspiranti giornalisti senza tessera possano avere una speranza di futuro nel suo nome”.

Tolto un versamento iniziale, pari a circa 80.000 euro, a carico dei soci fondatori, la Fondazione, che troverà sede in un immobile di proprietà della Provincia, sosterrà le proprie attività mediante diversi strumenti, tra cui fundraising, crowdfunding, partecipazione a bandi pubblici e privati, ricerca di finanziamenti e donazioni, organizzazione di eventi e manifestazioni.

Il Consiglio di amministrazione sarà composto da otto consiglieri: quattro nominati dai componenti della Famiglia Megalizzi e quattro dagli enti fondatori. Tra gli organi della Fondazione è previsto anche un Comitato scientifico che avrà compiti di consulenza tecnico-scientifica circa le attività che la Fondazione intende di volta in volta realizzare.

Oltre ai familiari hanno firmato l’atto costitutivo il presidente Maurizio Fugatti, il sindaco Alessandro Andreatta, il rettore Paolo Collini, il segretario generale aggiunto FNSI e segretario USIGRai Vittorio Di Trapani, il presidente di Articolo21 Paolo Borrometi, la presidente di RadUni Martina Esposito ed il vicesegretario regionale del Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige, Lorenzo Basso.

Il presidente della FNSI, Giuseppe Giulietti ha proposto di tenere proprio a Trento il forum delle famiglie vittime del terrorismo e di consegnare gli scritti di Antonio Megalizzi contro i linguaggi di odio e contro razzismo e xenofobia alla senatrice a vita Liliana Segre.


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