Il Centro Sociale Ex Canapificio e il Movimento Migranti e Rifugiati martedì 17 dicembre, scendono in piazza, contro gli effetti brutali del Decreto Sicurezza e per spingere il Comune ad approvare il Patto di Collaborazione per la Casa del Sociale all’Ex Caserma Sacchi.
Al mattino, lo Sportello di assistenza legale del Movimento Migranti e Rifugiati sarà fatto in piazza Ruggiero, raccogliendo le istanze e i casi di tutte le persone che oggi stanno per perdere il permesso di soggiorno per motivi umanitari, cancellando il percorso faticosamente costruito nel nostro paese, fatto di inclusione, lavoro, diritti.
400 persone sono convocate per lo Sportello di domattina, e stimiamo che siano almeno 2.000 i migranti residenti nella “Castel Volturno Area” a cui stanno per revocare il permesso di soggiorno per motivi umanitari. Siamo indignati non solo perché il Decreto Sicurezza sta smantellando le vite di migliaia di persone che contribuiscono alla crescita e allo sviluppo del nostro paese, ma anche perché il Decreto Sicurezza è stato applicato erroneamente in misura retroattiva, andando a revocare il permesso di soggiorno anche a coloro che ne hanno fatto richiesta prima dell’uscita del Decreto. Un’applicazione sbagliata e condannata, senza mezzi termini, da una recente sentenza a sezioni uniti della Corte Costituzionale che si è espressa in maniera chiara dichiarando illegittima la retroattività della norma. Chiediamo quindi alle prefetture, alle questure e al ministero di applicare immediatamente la sentenza della Corte, restituendo quindi il permesso di soggiorno a tutti coloro che l’hanno perso a causa della illegittima retroattività.
Alle 15, il presidio di sposta poco più avanti, presso i porticati del Comune di Caserta, per sollecitare il Comune a dare continuità e concretezza all’importante impegno assunto dal Sindaco Marino a fine settembre: affidare parte dei locali inutilizzati dalla Sacchi, al Centro Sociale Ex Canapificio e a Nero e Non Solo Onlus.
L’Ex Caserma Sacchi, che già ospita i locali dell’Anagrafe e delle Politiche Sociali del Comune, è stata ristrutturata negli ultimi anni con fondi europei che prevedono obbligatoriamente l’utilizzo sociale degli spazi. Lo stabile ha ampi spazi inutilizzati e pressoché pronti all’uso: si presta quindi benissimo a diventare la CASA DEL SOCIALE che manca a Caserta, e che vorremmo dedicare alla memoria di Mamadou Sy, storico presidente della comunità senegalese e instancabile promotore di dialogo e giustizia, scomparso di recente.
Le attività che si prevedono di realizzare nella CASA DEL SOCIALE sono molteplici e si rivolgono ad una platea di centinaia di cittadini, di diversa provenienza ed età, che da molti mesi, dalla chiusura dell’Ex Canapificio lo scorso 12 marzo, si trovano senza punto di riferimento: lo Sportello per il Sostegno al Reddito, lo sportello per il Permesso di Soggiorno e contro lo Sfruttamento Lavorativo, la scuola di italiano e di informatica, le attività per bambini e tanto altro.
Il Centro Sociale Ex Canapificio, Nero e Non Solo Onlus e il Laboratorio Sociale Millepiani, lo scorso 29 ottobre hanno protocollato al Comune la proposta di PATTO DI COLLABORAZIONE per la gestione condivisa di alcuni locali dell’Ex Caserma Sacchi, alla luce del Regolamento Comunale per la Gestione Condivisa, noto come Regolamento dei Beni Comuni. Ora, l’Amministrazione deve acquisire questo documento e vagliarlo in Giunta, per poi procedere alla definizione di tutti gli adempimenti tecnici necessari all’utilizzo dei locali.
Scendiamo in piazza perché questo iter trovi un compimento al più presto, e dalle parole si passi finalmente agli atti concreti.
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