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Teatro Quirino. “Amadeus” nella riuscita versione di Andrei Konchalovski

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“Amadeus”, piéce che Peter Shaffer scrisse nel 1978 e rimaneggiò tutta la vita, romanzando la relazione tra Wolfgang Amadeus Mozart e Antonio Salieri che, senza reale corrispondenza storica, vuole il secondo causa della morte del primo per ragioni di gelosia. In seguito allo straordinario successo ottenuto, Milos Forman nel 1980 la traspose sul grande schermo con omonimo titolo. In questi giorni è sul palco del teatro Quirino a Roma, nella riuscita riduzione diretta da Andrei Konchalovski, regista pluripremiato a Venezia con più di un leone d’Argento.

L’Amadeus in scena al Quirino ha per interpreti, rispettivamente nei panni di Antonio Salieri e Amadeus Mozart, gli efficaci e credibili Geppy e Lorenzo Gleijeses. In una suggestiva scenografia settecentesca, esaltata a tratti dalle bellissime note del genio salisburghese, questa storia, della quale si conoscono molti tratti, mette in evidenza con personale unicità, il personaggio reso più umano e disperato di un Antonio Salieri condannato dalla sua stessa insoddisfazione. L’“Amadeus” di Konchalovski rappresenta soprattutto la condizione, oggi non rara, di un mediocre che ebbe in vita un successo e un potere di molto superiore al talentuoso rivale, ma fu torturato dalla sua stessa coscienza che intuiva la grandezza insuperabile dell’altro. Salieri simboleggia l’universale mediocrità, Mozart l’eccezione della natura. E ciascuna caratteristica ha i suoi pro e i contro.

Nell’Amadeus di Konchalovski, le due ore senza intervallo scorrono leggere e incuriosiscono, ravvivate dall’entrata in scena da un andirivieni simbolico di maschere che sottolineano le fasi salienti della storia. In essa ritroviamo grossolanità e “scanzonature” del Mozart che ci è stato tramandato.  Affiatato, l’intero cast ci restituisce un ambiente e un’epoca. Spicca nel ruolo della compagna di Amadeus Roberta Lucca, ma ciascun attore dà un contributo di cui non si potrebbe fare a meno, mettendo in risalto la “diversità” di una leggenda cui si assiste come per la prima volta.

 

Teatro Quirino di Roma fino al 1 dicembre

produzione Gitiesse Artisti Riuniti

in coproduzione con Teatro Nazionale della Toscana

con il contributo della Regione Lazio 

presentano

GEPPY GLEIJESES   LORENZO GLEIJESES

AMADEUS

di Peter Shaffer

traduzione di Masolino D’Amico

regia   ANDREI KONCHALOVSKY

 

con

Giulio Farnese    Gianluca Ferrato

Roberta Lucca  Giuseppe Bisogno

Anita Pititto  Elisabetta Mirra  Agostino Pannone

Brunella De Feudis  Dario Vandelli

 

scenografo realizzatore Roberto Crea

costumi Luigi Perego

movimenti coreografici Ramune Chodorkaite

artigiano della luce Luigi Ascione

elaborazione musiche Matteo D’Amico

 

personaggi e interpreti

Antonio Salieri      Geppy Gleijeses

Wolfang Amadeus Mozart      Lorenzo Gleijeses

Costanze Weber      Roberta Lucca

Imperatore Giuseppe II     Giulio Farnese

Conte Johann Von Strack     Giuseppe Bisogno

Conte Franz Orsini-Rosenberg     Gianluca Ferrato

Barone Gottfried van Swieten    Anita Pititto

Valletto e cuoco Salieri    Brunella De Feudis

Kappelmeister Giuseppe Bonno    Brunella De Feudis

Katerina Cavalieri    Elisabetta Mirra

Venticelli Elisabetta Mirra  Agostino Pannone  Dario Vandelli


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