«L’avvio dei lavori della Commissione per l’equo compenso nel settore giornalistico annunciato dal sottosegretario all’Editoria, Andrea Martella, è un primo passo per rimettere al centro la tutela del lavoro. La necessità di far fronte alle conclamate difficoltà del settore non può far passare in secondo piano l’adozione di norme e strumenti per contrastare il lavoro precario e l’abuso di forme contrattuali improprie. La definizione dell’equo compenso, da questo punto di vista, è soltanto un aspetto del problema». Lo afferma, in una nota, Raffaele Lorusso, segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana.
«La Fnsi – aggiunge – porterà al tavolo convocato dal governo proposte concrete per dare dignità al lavoro di migliaia di giornalisti oggi sfruttati, nella consapevolezza che l’informazione professionale non possa prescindere dalla dignità del lavoro. Per questa ragione è auspicabile che le criticità del settore siano affrontate compiutamente dal governo insieme con le parti sociali per individuare misure di rilancio, senza dimenticare l’emergenza rappresentata dal precariato e dal lavoro senza diritti, che mina alla base la qualità e la credibilità dell’informazione, bene essenziale per la democrazia».