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Premio Giustolisi 2019: tra i premiati Federica Iezzi, Valerio Cataldi, Paolo Berizzi, Benedetta Tobagi, l’intera redazione di Report

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Sono passati giusto cinque anni dalla scomparsa di Franco Giustolisi, uno dei più importanti giornalisti d’inchiesta italiani, che ha spaziato dalle indagini sulle mafie a quelle su terrorismo, fino ai reportage sulla corruzione e il grande lavoro sulla memoria italiana, per far luce sui responsabili delle stragi nazifasciste avvenute in Italia dal 1943 al 1945, e alla diffusione del contenuto dei faldoni scoperti nel 1994 in quello che lui stesso a definito in un libro “L’armadio della vergogna”.
E proprio alla memoria, della sua figura ma soprattutto del suo impegno per restituire “verità e giustizia” alle vittime, è dedicato questo premio giunto alla quinta edizione, con una giuria di altissimo profilo, che vede tra i promotori Articolo 21 insieme a Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Fnsi, Cnodg, l’Espresso, Odg Abruzzo, Regioni ed enti locali.
Tra i premiati ci sono anche soci storici di Articolo 21, a partire da Valerio Cataldi, inviato di Tg3/Rai 3, che per il suo reportage “Narcotica” ha ricevuto il Premio speciale “Franco Giustolisi – Fuori dall’armadio- Senato”, mentre a Paolo Berizzi, cronista de la Repubblica sotto scorta per le minacce dei gruppi nazifascisti, è andato il Premio letterario per il suo “Nazitalia”.
Il premio speciale della Giuria è stato assegnato “all’intera redazione del programma Report per il complesso delle inchieste trasmesse”. Un riconoscimento collettivo che dimostra il valore del lavoro di una intera squadra che peraltro onora ancora una volta il Servizio pubblico radiotelevisivo.
Gli altri riconoscimenti sono andati a Federica Iezzi, de Il Manifesto, per l’inchiesta su immigrazione da Somalia ai Balcani, ex aequo con Lorenzo Cremonesi (Corriere della Sera), per il reportage video e cartaceo “Sulle orme di Padre Dall’Oglio”. A Vittorio Nisticò e il giornale “l’Ora” con il libro “l’Ora” edizione straordinaria è stato conferito il Premio alla memoria, mentre il premio radiofonia è andato a Roberto Festa (Radio Popolare) con “Diario americano”. Menzione speciale per i libri “Piazza Fontana” di Benedetta Tobagi, e “Io Khaled vendo uomini e sono innocente”, di Francesca Mannocchi.
“La fierezza di informare, l’orgoglio dell’autonomia, la coscienza di essere al servizio del cittadino nel rispetto della Costituzione. Questo e molto altro ci dice la quinta edizione del premio Franco Giustolisi, nella consapevolezza di camminare lungo la strada che, in solitudine, Franco imboccò quando volle dedicare il suo lavoro, la sua vita stessa, alla ricerca dei colpevoli delle stragi nazifasciste contro i civili.” Così la presidente del Premio Sandra Bonsanti, che ha espresso anche un giudizio sul complesso delle candidature arrivate: “Il lavoro della giuria si è mosso su un terreno di grande ricchezza numerica e di contenuti: una scoperta tanto importante in un tempo di estrema difficoltà e di insofferenza politica nei confronti della libera informazione.” Un giudizio che mette a tacere quanti fanno di tutto per screditare lo stesso ruolo del giornalismo.


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