Il popolo delle ‘sardine’ risponde in massa anche a Modena nel giorno dell’appuntamento elettorale di Matteo Salvini. Dopo aver riempito piazza Maggiore a Bologna, infatti, si è riempita anche Piazza Grande a Modena. Secondo le prime stime sono settemila le persone che hanno raggiunto piazza Grande, nonostante la pioggia battente che sta interessando tutto il territorio modenese. I manifestanti, sotto gli ombrelli aperti, hanno intonato ‘Bella Ciao’ e ripetuto lo slogan ‘Modena non si lega’.
Il leader della Lega, Matteo Salvini, era atteso in città per un appuntamento elettorale in un locale stasera alle 20.30. I ragazzi, sotto la pioggia, cantano ‘Bella ciao’ e alcuni urlano ‘Salvini, Salvini vaffanculo’. “Qua c’è la fine del sovranismo, del populismo e di questa destra xenofoba”, ha detto da un palchetto Mattia Santori, ideatore dell’evento di Bologna. “Questa – ha aggiunto – è la più grande risposta al populismo di destra. Avete notato che siamo sotto attacco. Hanno capito che cosa significa metterci la faccia. Non ce ne frega niente dai sondaggi, non ce ne frega di chi viene da un’altra regione, non ce ne frega di chi porta lombardi e friulani in un palazzetto”. “Non c’è posto migliore dell’Emilia-Romagna per lanciare questo messaggio. Non abbiamo bisogni di capitani perché siamo una comunità e ci muoviamo come una famiglia. E’ meglio contro che indifferenti. Altre piazze si riempiranno. Non ne possiamo più, meritiamo di meglio. Qua c’è la fine del sovranismo, del populismo e di questa destra xenofoba”, ha sottolineato ancora Santori.
“Loro queste cose non le sanno fare. Ci stanno guardando tutta Italia e l’Europa”. Così, questa sera, i promotori del flash mob delle sardine antipopuliste a Modena animano il pubblico che ha riempito piazza Grande. C’è il gruppo delle sardine di Bologna, quello che ha debuttato giovedì scorso in piazza Maggiore, e qualcun altro più in là grida “agitate gli ombrelli”, che tutti tengono in mano vista la pioggia che scende da ore, sortendo l’effetto di una piazza che sembra ‘vibrare’. E ancora: “Una volta ci facevamo la guerra, Salvini ci ha uniti. Grazie a Dio qualcuno si è svegliato”, insistono gli animatori, mentre si continua a cantare Bella Ciao. Si canta e si ascolta chi canta, per poi applaudire e gioire tutti insieme alla fine di ogni pezzo. Si sente anche qua e là “chi non salta un fascista è”.