Manifestazione antiviolenza a Roma a poche ore dall’ultimo femminicidio. L’associazione “Non una di meno”: In Italia viene uccisa una donna ogni 72 ore

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Un altro femminicidio, questa volta a Partinico, nel giorno in cui “Non una di meno” scende in piazza è un colpo durissimo che mette ko e costringe a guardare in faccia il fenomeno della violenza sulle donne in Italia con un coraggio maggiore e che ancora, forse, non abbiamo trovato fino in fondo. Il coraggio della rivoluzione profonda, quello che è alla base della manifestazione di oggi a Roma “contro la violenza patriarcale, economica, istituzionale” al grido, appunto, di “Non Una Di Meno”.
“Scendiamo in piazza per affermare che l’unico cambiamento possibile è a partire dalla rivolta permanente: dalle pratiche, dalle lotte, dalla solidarietà femminista”.
I dati da cui si parte sono terribili: ogni 72 ore in Italia una donna viene uccisa da una persona di sua conoscenza, solitamente il suo partner; tre femminicidi su quattro avvengono in casa; il 63% degli stupri è commesso da un partner o ex partner; continuano le violenze di genere.
“La violenza – sottolinea l’organizzazione ‘Non Una di Meno’ – non ha passaporto né classe sociale, ma spesso ha le chiavi di casa e si ripete nei tribunali e nelle istituzioni. Per questo il lavoro dei centri antiviolenza femministi va riconosciuto, garantito e valorizzato. Ora servono atti concreti: un salario minimo europeo, un reddito di autodeterminazione svincolato dalla famiglia e dai documenti di soggiorno”. Partecipano i centri antiviolenza E anche la rete nazionale dei centri antiviolenza D.i.Re – Donne in rete contro la violenza – sarà alla manifestazione “Non una di meno”, a Roma, per ribadire il proprio impegno per la prevenzione e il contrasto della violenza maschile sulle donne.


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