BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

La bella “cantata” del comandante Saccia

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I rapporti tra MONTANTE e la Guardia di Finanza, come anticipato, trascendevano gli orizzonti provinciali, attingendo ai livelli regionali e persino nazionali.
Tanto emerge, oltre che dalle dichiarazioni di VENTURI, da quelle di Giovanni CRESCENTE e di Gioacchino BORZELLINO, quest’ultimo appartenente al nucleo P.T. della Guardia di Finanza di Caltanissetta, nonché dalle numerose e assai significative annotazioni contenute nel noto file excel, relative ad una moltitudine di incontri ed appuntamenti tra l’imprenditore di Serradifalco e i diversi livelli della gerarchia del corpo in questione.
Ma a scolpire in maniera plastica la natura, perversa, dei rapporti intercorsi tra MONTANTE e le istituzioni nissene e nazionali era Nazario SACCIA (che si ricorda essere l’ex comandante del G.I.C.O. presso il comando provinciale della Guardia di Finanza di Caltanissetta poi transitato in E.N.I. s.p.a.), nel corso di una conversazione telefonica con il Magg. QRFANELLO.
In particolare, tale conversazione (progr. n. 2493), avvenuta il 28 gennaio 2016, fornisce un tassello straordinario nella ricostruzione della natura del rapporto intessuto da MONTANTE con gli esponenti del comando provinciale nisseno (tra cui, appunto, lo stesso ORFANELLO). I loquenti, infatti, che conoscevano benissimo MONTANTE per essersi variamente relazionati con lui in diverse situazioni di cointeressenza (vd. infra), non esitavano ad affermare come l’imprenditore di Serradifalco avesse il potere di “dettare legge” all’interno della Guardia di Finanza, “dove aveva un ascendente di un certo spessore” (SACCIA), e che “da noi [ossia, presso il comando provinciale di Caltanissetta] poteva fare veramente dico il padrone di casa” (ORFANELLO).
In verità, le conversazioni di interesse nella prova del rapporto costruito tra l’imprenditore e la Guardia di Finanza, intercorse tra SACCIA ed ORFANELLO, sono diverse, e tutte parimenti interessanti. Basti pensare, per esempio, all’esortazione che, secondo ORFANELLO, il Gen. ACHILLE, comandante regionale del corpo, aveva rivolto al comandante provinciale di Caltanissetta, Col. ARDIZZONE, affinché lo stesso andasse “a braccetto” con “questa gente” (cosi ORFANELLO; conversazione progr. n. 2228 del 26 gennaio 2016), dovendosi identificare tale “gente”, dal tenore complessivo della conversazione, con MONTANTE e ROMANO (nei confronti del quale si procede separatamente).
L’ordinanza cautelare (da p. 1060), oltre a ripercorre le dichiarazioni dei citati CRESCENTE e BORZELLINO sulla esistenza di rapporti qualificati tra MONTANTE e le più alte gerarchie della Guardia di Finanza (il Gen. CAPOLUPO, comandante generale della Guardia di Finanza dal 2012 al 2016; il Gen. ADINOLFI, vice comandante generale della Guardia di Finanza sino al dicembre 2015), offre una rassegna esaustiva delle conversazioni intercorse tra SACCIA ed ORFANELLO, aventi ad oggetto lo specifico thema probandum:

Ed invero, una prima conferma delle entrature di cui il MONTANTE ha potuto godere all’interno della Guardia di Finanza e degli stretti rapporti esistenti con esponenti apicali di tale forza di polizia, quali il Generale ADINOLFI, si trae da un passaggio delle dichiarazioni rese da Giovanni CRESCENTE (cfr. verbale del 22.12.2015), il quale ha evidenziato che, nel periodo in cui Emma MARCEGAGLIA era Presidente di Confindustria nazionale, il MONTANTE, in sua presenza, contattò quest’ultima, dandole appuntamento a Roma e preannunciandole che all’incontro avrebbero presenziato anche il Ministro della Giustizia Angelino ALFANO e, appunto, il Generale ADINOLFI.
[…] Altra conferma proviene dalle dichiarazioni rese da un appartenente al Nucleo P.T. della Guardia di Finanza di Caltanissetta, Gioacchino BORZELLINO, che ha riferito di una visita al Reparto di Caltanissetta eseguita dal Generale Saverio CAPOLUPO, cui era seguito un pranzo con gli ufficiali al quale aveva partecipato, come unico civile presente, anche Antonio Calogero MONTANTE (cfr. verbale di s.i.t. Del 19.11.2016).
[…] Gli elementi, tuttavia, maggiormente pregnanti che stanno a testimoniare l’intensità delle relazioni intrattenute dal MONTANTE con alcuni esponenti di vertice della Guardia di Finanza derivano dal contenuto di alcune intercettazioni telefoniche il cui esatto significato si potrà comprendere laddove si consideri che le stesse sono state registrate successivamente alle perquisizioni che questo Ufficio aveva disposto proprio nei confronti del MONTANTE… Continua su mafie


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