Fra poco sarà passato un anno senza Antonio, senza un ragazzo della “generazione Europa” che voleva fare il giornalista, anzi lo stava già facendo ed è stato ucciso, tra i mercatini di Strasburgo, dove era già cominciata la festa, il Natale. “Il mio libro non è su Antonio ma per Antonio, dice Paolo Borrometi a proposito del “Il sogno di Antonio”, il libro appena uscito in libreria per Solferino e il cui ricavato andrà a sostenere la Fondazione “Antonio Megalizzi”, fortemente voluta dalla famiglia e alla quale aderiscono moltissime associazioni, tra cui proprio Articolo 21 che è stata tra i promotori, insieme alla Fnsi, Usigrai, istituzioni locali. Martedì pomeriggio il saggio, che contiene scritti inediti di Antonio insieme al racconto delle sue passioni e dei suoi sogni, verrà presentato presso la sede dell’Associazione Civita (piazza venezia 11 a Roma, dalle 17.30), con interventi dell’autore, del Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, del Presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, della fidanzata di Antonio, Luana Moresco, e con l’intervento di Vittorio Di Trapani, segretario dell’UsigRai. Modererà i lavori Mario Sechi, direttore dell’Agenzia Agi.
“In un’Europa dove non ci sono più confini fisici ma c’è ancora chi vorrebbe muri e la descrive come brutta e cattiva, la storia di questo ragazzo, il suo impegno professionale e civile ci indicano una strada, ci offrono una lezione – dice il presidente di Articolo 21, Paolo Borrometi – lui inseguiva il suo sogno e ci raccontava l’Europa tramite Europhonica, il format internazionale delle radio universitarie europee. Quel messaggio è il nostro ma senza retorica, niente di celebrativo, noi qui vogliamo raccontare la sua storia per tentare di continuare il suo percorso. E lo facciamo insieme alla sua straordinaria famiglia”. Il 3 dicembre verrà firmato a Trento l’atto formale della nascita della Fondazione Megalizzi che metterà in cantiere iniziative su questo solco, pensando al sogno di Antonio. I proventi del libro verranno devoluti alla Fondazione e il progetto si snoda in un progetto che coinvolge anche la piattaforma Europhonica che il Consiglio d’Europa intende sostenere. La prefazione del libro è firmata da David Sassoli, Presidente del Consiglio Europeo che tante volte ha sottolineato l’importanz”a dell’impegno dei giovani come Antonio nel portare avanti il sogno europeo.