Il documentario “Moby Dick o il Teatro dei Venti” viene presentato a Roma domenica 17 novembre alle ore 18.20 preso il Nuovo Cinema Aquila: in concorso al RIFF – Rome Independent Film Festival. Nel bicentenario dalla nascita di Herman Melville, nato l’1 agosto del 1819, due produzioni indipendenti, uno spettacolo e un film, raccontano l’utopia dell’uomo che si misura con i propri limiti e ancora una volta si mette in viaggio. Il film ripercorre le tappe della produzione dello spettacolo Moby Dick della compagnia Teatro dei Venti, ma è al tempo stesso un racconto sui sogni, le ossessioni, le difficoltà connesse alla creazione artistica.
“Moby Dick o il Teatro dei Venti” è firmato dal regista Raffaele Manco, che ha curato anche fotografia e montaggio. Il cast è composto dalla Compagnia Teatro dei Venti; graphic designer Matias Hermo; le musiche di Domenico Pizzullo, Antonio Scofano; suono di Giovanni Corona. Una produzione di Raffaele Manco, Teatro dei Venti.
Nel 2015 una compagnia teatrale di Modena decide di portare in scena uno dei più grandi romanzi della storia della letteratura. Moby Dick di Herman Melville. Lo spettacolo da subito manifesta tutta la sua complessità e nei tre anni a seguire mette a repentaglio il futuro stesso della compagnia. Una macchina teatrale di otto tonnellate e tredici metri di altezza che si sposta all’interno di una piazza con cento persone tra attori e figuranti.
È la storia del Teatro dei Venti e della gestazione di un’opera mostruosa, di destini che si incrociano, di tempeste che si abbattono sulle speranze di donne e uomini. Ma è anche un po’ la storia di tutti noi, dei nostri sogni e delle nostre ossessioni. Di avere una ragione per vivere o morire.
Proiezione aperta al pubblico ore 18.20 presso il Nuovo Cinema Aquila – sala 1, via L’Aquila 66/74. Info e biglietti: tel 06 45425050; www.riff.it/ticket/. Accrediti stampa: accrediti@riff.it
Il regista: Raffaele Manco (Napoli 1982) ha prodotto e diretto diversi corti e documentari indipendenti. Tra i suoi lavori: “Ci vediamo presto” (Miglior Cortometraggio al Festival “Cinema e Psicanalisi 2009”), “Il colpo” sui primi esperimenti di Guglielmo Marconi, “H24-Poliziotti allo specchio” e “Il grano e la volpe”. È regista e montatore di diversi reportage per Rai, Current Tv, Sole24Ore e film-maker per programmi come Report, Presa diretta, Quante storie e La grande storia. «È stato un privilegio – dice Stefano Tè, direttore artistico del Teatro dei Venti e ideatore dello spettacolo – poter condividere con Raffaele questa tappa importante del nostro cammino. Il film mostra il fare di un gruppo che si sfida, si ostacola, si mette in crisi ponendosi domande, un gruppo che segue le sue visioni, andando alla ricerca delle risposte necessarie. Il documentario permette di comprendere fino in fondo l’origine del nostro progetto artistico, per questo ci auspichiamo che viaggi insieme allo spettacolo e che il pubblico possa vederlo prima di incontrare Moby Dick in piazza». Moby Dick tornerà in scena con dieci repliche, dall’1 all’11 aprile 2020, a Bogotà (Colombia) presso la Plaza de Toros de Santa Maria, nell’ambito del Festival Iberoamericano. Anche in questo caso lo spettacolo includerà la partecipazione di cento bambini, con laboratori avviati dieci giorni prima delle repliche e condotti dal regista Stefano Tè e da alcuni attori della compagnia. Due repliche saranno riservate ad associazioni e strutture che lavorano con bambini delle periferie, con i senzatetto e con i rifugiati interni vittime della guerriglia e dei paramilitari. In via di definizione le altre tappe della tournée, tra queste Sarajevo (Bosnia), Sibiu (Romania), Brisbane (Australia), Croazia, Messico.
La compagnia
Il Teatro dei Venti nasce a Modena nel 2005, svolge la sua attività in quattro ambiti diversi, ma correlati: produzione di spettacoli, progettazione in ambito socio-culturale, formazione e organizzazione di festival e rassegne. Ha sviluppato una propria ricerca artistica con una particolare attenzione al Teatro negli spazi urbani, approfondendo l’utilizzo di trampoli e di scenografie mobili di grande impatto. Con i suoi spettacoli ha realizzato tournée in Italia e all’estero, in Francia, Inghilterra, Polonia, Serbia, Croazia, Spagna, Romania, Lituania, Montenegro, Taiwan, India, Argentina.
Membro del Coordinamento Teatro Carcere Emilia-Romagna, svolge laboratori permanenti presso la Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia e il Carcere di Modena. Sempre in ambito sociale promuove progetti di Cooperazione Internazionale (Mozambico, Serbia, Senegal) e nel campo della Salute Mentale in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’Ausl di Modena. Dal 2012 organizza Trasparenze > Festival e Residenze Teatrali, per la promozione della scena teatrale contemporanea. Dal 2015 al 2017 ha portato avanti il progetto “Urban Theatre Experience” con il sostegno di Funder 35 – fondo per l’impresa culturale giovanile. Nel 2017 e nel 2018 tiene un laboratorio con un gruppo di richiedenti asilo del progetto “Mare Nostrum” con il sostegno di Caleidos Cooperativa Sociale, con il quale ha vinto il bando MigrArti, in collaborazione con l’Associazione GhanaYomo. Nel 2019 ha avviato il progetto FREEWAY – Free Man Walking, sostenuto da Creative Europe e basato sulla produzione artistica e la formazione teatrale in Carcere, con partner provenienti da Germania, Polonia e Bulgaria.
“Moby Dick” è l’ultimo spettacolo prodotto, una sintesi del lavoro sviluppato dalla compagnia fin dalle sue origini: l’utopia del teatro negli spazi urbani e a contatto con le comunità.