È quanto chiede l’assemblea dei redattori dell’agenzia di stampa. «Oggi questo esecutivo ha la possibilità di marcare una differenza con quelli del passato che hanno lasciato da soli quasi cento cronisti nella infinita vertenza condotta contro l’editore Luigi Abete, corresponsabile della crisi», scrivono.
Il governo convochi subito i vertici dell’agenzia Askanews aprendo un tavolo per scongiurare i 23 licenziamenti annunciati. È quanto chiede l’assemblea dei redattori dell’agenzia di stampa. «Meno di un mese fa – spiegano i giornalisti in una nota – il sottosegretario all’Editoria Andrea Martella ha pronunciato parole auspicabili e condivisibili sugli interventi da mettere in atto per salvaguardare il comparto delle agenzie. L’assemblea si attende ora azioni coerenti con quanto affermato in Commissione Cultura alla Camera».
La crisi di Askanews, aggiungono, «è legata alla vicenda dei bandi di gara lanciati nel 2017 dalla presidenza del Consiglio, una gara folle e fortemente criticata dal comparto con uno sciopero unitario, che ha visto l’agenzia pesantemente penalizzata da scelte politiche sbagliate e dalla gestione delle assegnazioni seguita dal dipartimento Editoria. Oggi questo governo ha la possibilità di marcare una differenza con quelli del passato che hanno lasciato da soli quasi cento giornalisti di Askanews nella infinita vertenza condotta contro l’editore Luigi Abete, corresponsabile della crisi. Askanews resta, nel panorama delle agenzie, l’unica realtà nata dalla fusione di due redazioni, secondo le indicazioni di semplificazione del comparto che tutti i governi hanno sollecitato».
L’assemblea dei redattori, conclude la nota, «condivide l’impostazione generale presentata oggi dal Comitato di redazione che prevede ulteriori sacrifici per evitare tutti i licenziamenti e dà mandato al Cdr di proseguire la trattativa con l’azienda, ma chiede chiarezza all’azienda sull’effettiva intenzione di trattare per trovare una soluzione e senso di responsabilità alla presidenza del Consiglio».
Martella: «Per quanto riguarda le mie competenze farò il possibile per trovare una soluzione tra le parti»
«Per quanto riguarda le mie competenze farò quanto possibile affinchè, nell’ambito della crisi Askanews, si possa trovare una soluzione tra le parti, anche con la convocazione delle stesse. In queste settimane l’evolversi della vertenza è stata monitorata costantemente e sono stati compiuti anche degli atti formali nei confronti dell’azienda per garantire che le prestazioni contrattuali siano supportate da numero adeguato di giornalisti come prescritto. Confermo la preoccupazione per il rischio di perdita di posti di lavoro e di indebolimento del pluralismo all’interno di un settore di interesse pubblico così delicato come quello dell’informazione. Auspico pertanto che a prevalere sia la ragionevolezza». Così in una nota il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’editoria, Andrea Martella. (Ansa)