“Guardate bene questa foto, quell’insegna bruciata ma ancora viva, scolpitevela in testa. Siamo in guerra. E c’è una cosa di cui i nemici hanno un disperato, tremendo, terrore: la Cultura. I libri. Per questo li bruciano, per questo li distruggono, per paura che possano contagiare la società come un virus – ha scritto Tosa nel post – La Pecora elettrica risorgerà dalle sue ceneri, ancora una volta, fatevene una ragione. Potete anche bruciare un luogo, ma non potrete mai estirpare le idee sulle quali è stato costruito”.
Altro incendio alla Pecora Elettrica, la caffetteria antifascista di Roma. Atto assurdo. Ma risorgerà
“Guardate bene questa foto, quell’insegna bruciata ma ancora viva, scolpitevela in testa. Siamo in guerra. E c’è una cosa di cui i nemici hanno un disperato, tremendo, terrore: la Cultura. I libri. Per questo li bruciano, per questo li distruggono, per paura che possano contagiare la società come un virus – ha scritto Tosa nel post – La Pecora elettrica risorgerà dalle sue ceneri, ancora una volta, fatevene una ragione. Potete anche bruciare un luogo, ma non potrete mai estirpare le idee sulle quali è stato costruito”.