Il Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo, dopo tre giorni di eventi iniziati alla Scuola Holden di Torino, ha chiuso la sua ottava edizione ieri sera annunciando le inchieste vincitrici dal palco del Piccolo Regio con una ricca serata condotta da Marino Sinibaldi, direttore di Rai Radio 3.
Tra gli ospiti dell’evento – che ha visto la regia di Francesco Cavalli (segretario generale del Premio) ripreso e in parte trasmesso con un breve collegamento in diretta da Rai News 24 – la giornalista israeliana Amira Hass che ha ricevuto dalla portavoce del Premio Mara Filippi Morrione la «targa premio» Baffo Rosso, un riconoscimento assegnato dall’Associazione Amici di Roberto Morrione (che promuove l’iniziativa dedicata ai giovani reporter under 30 e dal 2012) ai giornalisti che si sono particolarmente distinti per il lavoro d’inchiesta e di ricerca per la verità.
Hass prima della serata ha potuto fornire importanti strumenti ai giovani reporter grazie a un incontro pubblico presso il Circolo dei Lettori.
Tra gli ospiti della serata anche Paola Barretta, Giorgio Zanchini, Mauro Biani (che ha regalato ad ognuna delle quattro inchieste finaliste una sua vignetta), Chiara Cazzaniga (che ha ricordato la lunga strada per la verità di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin e la triste vicenda di Hashi Omar Hassan, rimasto 17 anni in carcere da innocente), e ancora, Raffaella Pusceddu (Report), Giovanni Tizian (de L’Espresso) e due video, quelli di Alessandro Bergonzoni e Renzo Arbore. Infine la musica dei Noi duri in Pink che con le loro performance hanno dato ritmo alla serata e che ha visto un momento importante con la premiazione dei giovani concorrenti del Premio Vera Schiavazzi e la loro proclamazione. Alberto Marzocchi e Giorgio Ruta, ex Allievi del Master in giornalismo di Torino, sono stati eletti vincitori con il loro podcast «Chi grida più forte. Dove va l’Italia tra vecchi e nuovi populismi».
Al termine della serata l’elezione delle due inchieste vincitrici del Premio dedicato a Roberto Morrione e ricordato con affetto e stima dai molti colleghi intervenuti.
Per la categoria video ha vinto «L’Ordine Naturale delle Cose» di Giovanni Culmone, Marina De Ghantuz Cubbe, Ludovico Tallarita, inchiesta dedicata alla rete di associazioni ultracattoliche che in Italia e a Bruxelles lavorano assiduamente per limitare i diritti delle donne e degli omosessuali; Il tutor che ha seguito i giovani autori nella fase di lavorazione è Pietro Suber, caporedattore a Mediaset.
A premiare l’inchiesta il presidente dell’Associazione Amici di Roberto Morrione, Giovanni Celsi, dirigente Rai.
La motivazione della giuria recita: «Attenti a restituire la complessità di un fenomeno culturale di portata storica, qual è il diffondersi in tutta l’Europa di idee autoritarie e nemiche dei diritti civili, gli autori hanno consegnato al pubblico una mappa efficace per ricostruirne la genesi politica, la struttura e la diffusione internazionale».
Per la categoria sperimentale è stato riconosciuto il premio finale all’inchiesta «Un gioco di società», di Maurizio Franco, Matteo Garavoglia, Ruggero Scotti sullo sviluppo e le repentine metamorfosi delle città italiane, mettendo insieme tendenze, analisi e vissuti esperienziali nel flusso cross-mediale di Instagram; tutor Giovanni Tizian che ha ricordato: «Questa è la prima inchiesta italiana inserita sulla piattaforma di Instagram».
A premiare e consegnare le targhe ai giovani, Gian Mario Gillio, giornalista di Riforma e direttore responsabile dell’Agenzia stampa Nev, sul palco in rappresentanza della Chiesa evangelica valdese che da anni sostiene il Premio Morrione attraverso i fondi Otto per Mille dell’Unione delle chiese metodiste e valdesi. Portando il saluto della moderatora della Tavola valdese Alessandra Trotta, ha ricordato quanto sia «importante che i giornalismi, al plurale, che auspichiamo, siano quelli in grado di illuminare le periferie dimenticate, di far emergere ciò che è stato sommerso con educazione, cura dei dati trattati, discernimento, etica professionale e controllo delle fonti». La motivazione della Giuria recitava: «Utilizzando la piattaforma social di Instagram, gli autori sono stati capaci di ideare un percorso narrativo totalmente nuovo per indagare alcuni aspetti critici degli investimenti immobiliari pubblici e privati a Napoli, Roma e Milano. Hanno così restituito al pubblico un prodotto esemplare, profondamente originale per struttura e tipologia compositiva».
Alle due inchieste vincitrici, oltre ai quattromila euro destinati per la realizzazione e forniti alle quattro opere giunte in finale, sono stati assegnati altri due mila euro cadauna.
Sono arrivate in finale per la categoria video le due inchieste «Fiumi di percolato» di Mario Catalano e Vincenzo Pizzuto con tutor Chiara Cazzaniga (il trailer) e «Mercenari digitali» video inchiesta di Elena Kaniadakis, Lidia Sirna, Eleonora Zocca con tutor Raffaella Pusceddu (il trailer).
La Giuria del premio riservato agli under30 è presieduta da Giuseppe Giulietti e composta da Luca Ajroldi, Paolo Aleotti, Piero Badaloni, Laura Silvia Battaglia, Giuliano Berretta, Giulia Bosetti, Valerio Cataldi, Francesco Cavalli, Chiara Cazzaniga, Giovanni Celsi, Enzo Chiarullo, Giovanni De Luca, Amalia De Simone, Antonio Di Bella, Alessandro di Nunzio, Mara Filippi Morrione, Lorenzo Frigerio, Flavio Fusi, Alessandro Gaeta, Diego Gandolfo, Gian Mario Gillio, Giuseppe Giulietti, Antonella Graziani, Karina Guarino Laterza, Celia Guimaraes, Udo Gümpel, Stefano Lamorgese, Francesco Laurenti, Elisa Marincola, Flaviano Masella, Anna Migotto, Fausto Pellegrini, Raffaella Pusceddu, Alessandro Rocca, Federico Ruffo, Sandro Ruotolo, Mario Sanna, Giorgio Santelli, Pietro Suber, Giovanni Tizian, Maurizio Torrealta.
Il Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo è promosso dall’Associazione Amici di Roberto Morrione e dalla Rai con il contributo dell’Otto per Mille dell’Unione delle chiese metodiste e valdesi, della Compagnia di San Paolo, della Fondazione Circolo dei lettori, della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, dell’UsigRai, di IND, dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, dell’Associazione della Stampa Subalpina, del Mercato Centrale di Torino.
Il Premio ha ricevuto il Patrocinio della Città di Torino. Sono media partner Rainews24, Rai Italia, Rai Radio1, Rai Radio3, TGR, Riforma.it, Radio Beckwith, Agenzia Dire, Fanpage.it, LiberaInformazione, Impakter, La Repubblica Torino, Corriere Torino.
Il premio è realizzato in collaborazione con Prix Italia, Rai Teche, Report, Articolo21, Scuola Holden, Cooperare con Libera Terra, Eurovisioni, CinemAmbiente, Italian Contemporary Film Festival-Toronto, I Siciliani, Libera Piemonte, Osservatorio di Pavia, Premio Città di Sasso Marconi, Premio Vera Schiavazzi, Scuola di giornalismo Lelio Basso, UCSI, Università di Torino.