Il presidente dell’Aser, Matteo Naccari, anche in rappresentanza del Coordinamento dei Cdr della Poligrafici Editoriale, ha sottolineato la forza dello sciopero messo in campo il 25 e 26 ottobre scorsi, e ha fatto presente la massima disponibilità dei rappresentanti dei giornalisti a risedersi al tavolo a fronte del ritiro dei provvedimenti annunciati dall’editore.
Hanno portato la loro solidarietà anche i segretari generali aggiunti della Fnsi, Anna Del Freo e Mattia Motta; il vicesegretario Guido Besana; il presidente dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti, Paolo Perucchini; il presidente dell’Assostampa Toscana, Sandro Bennucci; la segretaria del Sindacato Giornalisti Veneto, Monica Andolfatto; il segretario del Sindacato giornalisti marchigiani, Piergiorgio Severini.
L’assemblea, convocata dai Comitati di redazione contestualmente al direttivo dell’Associazione Stampa dell’Emilia Romagna, si è svolta per una prima parte sotto la sede del quotidiano e successivamente in una sala parrocchiale poco distante, dove i rappresentanti delle Associazioni di Stampa, i componenti della segreteria della Fnsi e i giornalisti in assemblea si sono confrontati sulla vertenza e sulle prossime iniziative da mettere in campo, tenendo aperte tutte le possibilità.
Unanime la considerazione che la vertenza della Poligrafici Editoriale è da considerarsi una vicenda di respiro nazionale, trattandosi dell’azienda del presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti, il cui comportamento, secondo i giornalisti riuniti in assemblea, è stato molto grave.
«Una vertenza che riguarda tutti, sia i giornalisti non dipendenti che i redattori», ha osservato Mattia Motta, che è anche presidente della Commissione lavoro autonomo della Fnsi. «È essenziale – ha aggiunto – mantenere l’unità della categoria per respingere un disegno che vuol riversare sulle spalle dell’Inpgi un conto che è già stato troppo salato. In questa ottica va valutata positivamente la presenza alla mobilitazione dei collaboratori, che hanno partecipato allo sciopero in modo compatto».
«È molto importante la mobilitazione di tutti ed è straordinario che tutte le testate abbiamo scioperato compattamente», ha osservato Anna Del Freo. «I soli prepensionamenti senza misure che affrontino in modo organico l’emergenza occupazionale del settore – ha proseguito – non risolvono i problemi, al contrario aggravano ancora di più i conti dell’istituto di previdenza della categoria».
Secondo i Cdr della Poligrafici Editoriale, negli ultimi 20 anni il costo pagato dall’ente per il Gruppo, tra solidarietà e cassa integrazione, ammonta a circa 20 milioni di euro. Da Bologna, dunque, un richiamo agli editori, ma anche al governo, a investire risorse per creare buona occupazione e contrastare il precariato.